Magazine Diario personale
ANDATA
Partenza intorno alle 9 dalla Val Susa l'8 dicembre in auto direzione Rivoli un grosso paese alle porte di Torino dove vive uno dei miei 2 soci del club che mi avrebbe portasto con la mia auto in aeroporto a caselle per por custodirmi il mezzo a casa sua e venirmi poi a prendere al rientro.
Volo a € 669 con Iberia Torino - La Habana via Madrid con rientro il 31/12.
Entro a Caselle e finalmente inizia la vacanza,perche' da buon viaggiatore mi basta entrare in un aeroporto per staccare la spina da tutto cio' che mi lascio dietro.
Avevo fatto il check elettronico e quindi in un attimo ho risolto la formalita',Iberia consente 23 kg piu' 10 di bagalio a mano,ero fuori di un paio di kili ma nessun problema.
Il volo fino a Madrid non e' proprio iberia ma Air Nostrum credo sia una consociata della casa spagnola e ha sede a Valencia,un aerino da una cinquantina di posti,durante il volo di 2 ore e 45 circa servono bevande e un sacchettino di bagigie o "fruta seca" come la chiamano loro.
Arrivo a Madrid in perfetto orario,erano 8 anni che non sbarcavo in quello scalo e l'ho trovato molto cambiato ma d'altronde Zapatero non e' certo il nostro pregiudicato....
Il gate per il volo su la Habana e' distante una mezzora e devi pure prendere una specie di treno ma nessun problema ovviamente neanche qua'.
Arrivo in anticipo e mi soffermo a guardare la fauna in attesa come me,molti italiani e un certo numero di cubane "ispaniche",sembrano piu' semplici di quelle che importiamo noi,pochi abiti firmati,pochi telefonini dell'ultima generazione,sembra anche che se la tirino un po' di meno delle "nostre" o forse semplicemente gli iberici sono un filino piu' furbi di noi.
Ci si imbarca in orario,l'aereo e' un airbus in discreto stato,come sempre spero di non avere accanto seduti rompicoglioni o bambini.
Al mio fianco si siede Mussolini,uno spagnoli sputato il duce serioso e molto per i cazzi suoi,perfetto meglio non potevo capitare.
Purtroppo gli Orishas sanno della mia pochissima simpatia per bambini cagoni e piscioni e ogni tanto si di8verttono a punirmi,di conseguenza nel sedile dietro arriva una famigliola composta da una fanciulla cubana un inutile marito britannico e un piccolo scassaminchie sui 2 anni che passera' non meno di 6 ore di volo a urlare come un aquila,ci sono stati momenti in cui lo avrei volentieri preso per un piede e scaraventato fuori da un oblo' in pieno Atlantico ma pare sia vietato.....
Con Mussolini il rapporto era perfetto,silenzio piu' assoluto...una figata.
Ogni tanto ci scambiavamo occhiate complici mentre il piccolo bastardo dietro urlava,sono dell'idea che la sopressione dell'urlatore sarebbe piaciuta anche al duce.
Quando hanno servito il pasto c'era la scelta fra pollo e pasta,io ho preso il pollo e Benito la pasta a un certo punto il gerarca ha visto il mio sguardo non propriamente di invidia mentre mangiava quella roba verde che loro chiamano pasta,mi guarda e mi chiede se sono italiano,alla mia risposta positica sospora ed esclama "Ah....la gorgonzola"....quindi un paio d'ore di silenzio per riprendersi da quell'improvviso gesto di comunicativita'....
Comunque arriviamo a La Habana con quasi un ora di ritardo,mi reco come e' ovvio subito al controllo documenti,come sempre dove c'e' una donna e come sempre sorrido.
Mi chiede subito el seguro sanitario quindi regolatevi bene prima di scegliere di non farlo....comunque in meno di un minuto sono dall'altra parte,l'attesa per il bagaglio e' lunga e' arrivato anche un altro volo e c'e' il delirio,devo giocarmela bene perche'è per tutta una serie di ragioni preferirei che non me lo aprissero....
Dopo una mezzora buona arriva il bagaglio con una targhetta che lo identifica come bagaglio pesante,mi guardo attorno e la tiro via....
Aspetto che un gruppetto si diriga verso l'uscita e mi accodo,la vecchia che e' l'ultimo ostacolo prima di uscire mi chiede lo passaporto,vede che sono italiano e mi fa passare, i cubani li fermano,per scambiarmi per uno di loro con la zazzzera color paglia ci vuole molta fantasia.
Esco e cambio subito 200 euro dovro' pagare il chaffeur che e' venuto a prendermi da Tunas.
Esco finalmente fuori...sti cazzi....a Torino c'erano 10 gradi a La Habana 13...e col vento freddo..mi rimetto lo stesso abrigo che avevo in Italia e aspetto che mi vengano a prendere,dopo 20 minuti chiamo Alberto della renta dello scooter per avere il numero dello chaffeur, lo chiamo,mi aspettava all'Oro Negro per paura della policia gli dico di muovere il culo che fa freddo e di venirmi a prendere,vado ad aspettarlo dietro a dove rentano le auto e dopo pochi minuti arriva con un amico per alternarsi alla guida,comunque conoscevo entrambi da tempo e sapevo di potermi fidare.
Il Lada e' in buono stato e inizia il mio viaggio verso Las Tunas,ci si ferma a bere e mangiare 3 volte durante la caretera e credo che dalle parti di S.Clara il termometro sia sceso sotto i 10 gradi...
Si viaggia con calma,ogni tanto dormo e alle 8.30 del mattino arrivo a casa,pago il tipo,poso i bagagli,abbraccio la Nena e mi butto sul letto...dopo 10 minuti sento bussare,apro la parta e mi si apre in contemporanea un largo sorriso....ma questa e' un altra storia che raccontero' in seguito.
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