L’importanza del dialogo genitori-figli nelle famiglie d’immigrati

Per la famiglia l’esperienza della migrazione è qualcosa che rende più complesso il compito genitoriale sia dal punto di vista della funzione di cura che da quello del processo di trasmissione dei valori. Sul piano delle relazioni familiari attuali, questa complessa realtà familiare è costituita dalla coppia, all'interno della quale ciascun partner deve legittimarsi e, al contempo, deve legittimare l’altro come genitore.L’essere genitori implica una grande responsabilità dovuta al fatto che il  figlio è frutto della combinazione del patrimonio genetico di padre e madre e dai valori che in maniera concordata essi trasmettono.Per tutte le famiglie, con modalità specifiche da cultura a cultura, si ripropone la necessità di realizzare nei confronti dei figli percorsi e scelte familiari che coniughino la trasmissione dell’eredità ricevuta con le nuove sollecitazioni provenienti dal contesto di vita e dai figli stessi.La migrazione introduce all'interno della famiglia fattori di ulteriore complessità in questo processo di coinvolgimento e di costruzione di senso legato al fatto di avere e di far crescere dei figli. La migrazione influisce sui genitori, i quali si vedono privati del legame con le proprie origini, nasce il bisogno del rapporto con la comunità accogliente e quello di gestire la relazione con i propri figli in crescita.Spesso per i giovani è più facile legarsi alla realtà e alla società in cui vivono, mentre i genitori fanno più fatica, sono più legati alle loro tradizioni e allo stile di vita del paese di origine. Questa differenza crea una frattura all'interno della famiglia, e produce una crisi del dialogo tra genitori e figli. Un conflitto di cui parlo nel mio saggio "Conflitto tra genitori e figli, la crisi del dialogo nella famiglia contemporanea".Il dialogo tra genitori e figli, in questo caso, diventa importante perché crea un legame tra gli adulti e il contesto sociale del paese in cui vivono; per i giovani è, invece, un modo per restare legati agli usi, ai costumi e ai valori propri della cultura d’origine.