La carenza di vitamina D può causare problemi di salute, se siete fra coloro che non si espongono mai al sole, siete allergici al latte o seguite una dieta vegana molto rigida potre ste rischiare una carenza di questa vitamina. come forse già saprete la vitamina D è anche conosciuta come la vitamina del sole, poichè è prodotta dal nostro organismo proprio quando la pelle viene esposta al sole. E' molto importante perchè f ortifica le ossa in quando aiuta il nostro organismo a sfruttare il calcio.
Tale carenza è anche associata al rachitismo, una malattia che provoca un difetto di ossificazione. Spia di questa malattia sono i dolori alle ossa e debolezza muscolare, ma spesso sono quasi silenti. Inoltre la sua mancanza è associata al rischio di morte dovuto a malattie cardiovascolari, deterioramento cognitivo negli anziani, asma nei bambini e cancro.
Silvano Adami, reumatologo dell'Università di Verona spiega molto chiaramente: "Le persone più a rischio sono quelle che non assumono vitamina D, che arriva dall'alimentazione dei grassi. Per prenderla bisogna assumere grassi animali. E questo spiega per quale motivo molte persone sono carenti: perché evitano giustamente i grassi animali per altre ragioni. L'altra grande fonte di vitamina D è l'esposizione alla luce solare: noi potremmo ritenerci felici perché abbiamo abbondanza di sole, però non dimentichiamo che il sole efficace è quello delle ore centrali della giornata, soprattutto estive. D'inverno il sole non produce mai vitamina D perché è troppo basso all'orizzonte. E questo spiega chi è a rischio: gli anziani, che al sole non ci vanno per mille ragioni".
Ma dove trovare vitamina D? Gli alimenti che la contengono sono: fegato, tuorlo d'uovo, latte, burro ed oli di pesce. Alle donne in gravidanza è spesso raccomandata un'integrazione di questa vitamina, anche dopo durante l'allattamento e anche ai neonati. Ma bisogna stare attenti ad alte dosi questa vitamina può rivelarsi tossica, per cui prima di assumere integratori specifici è importante consultare il parere medico. Fra i rischi di un sovradosaggio bisogna tener presenti: mineralizzazione di tessuti non ossei con calcificazioni diffuse degli organi, contrazioni e spasmi muscolari accompagnati a vomito, diarrea e mal di testa".