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L’importanza delle cellule staminali del cordone ombelicale, un nuovo studio

Creato il 05 novembre 2014 da Conservazionecordoneombelicale @SorgenteSalute

Gli studiosi della Scuola di Medicina dell’Università dell’Indiana (Usa) hanno  fatto un’interessante scoperta che riguarda le cellule staminali del cordone ombelicale: secondo lo studio, queste cellule sono in grado di creare nuovi vasi sanguigni, facendo così ripartire il meccanismo che consente all’organismo di produrre le cellule formanti colonie endoteliali. In questa ricerca si riassume, quindi, l’importanza delle cellule staminali presenti nel sangue del cordone ombelicale.

Conservazione cordone ombelicale - Guida
Di: Redazione

Come è noto, le cellule staminali del cordone ombelicale sono delle cellule molto importanti, perché hanno una elevata capacità rigenerativa, sono vitali e potenti, e vengono utilizzate, con comprovata e documentata efficacia, nel trattamento di numerose patologie, alcune delle quali molto gravi, come leucemie, mielomi e linfomi.

Per questo motivo si cerca di informare il più possibile le coppie in attesa di un figlio: conservando le cellule staminali del cordone si conserva una risorsa preziosa, che potrà essere utilizzata, in futuro, nel caso in cui l’individuo da cui sono state prelevate – o un suo parente prossimo – sia colpito da una delle patologie inserite nella lista del documento del Decreto Ministeriale del 18 novembre 2009. Tra queste, si ricordano le malattie del sangue, le leucemie, i linfomi, i mielomi, ma anche altri tipi di malattie, per un totale di 80, trattabili per mezzo del trapianto di cellule staminali del cordone.

Ma i passi in avanti della ricerca medica e scientifica sono tanti: i ricercatori della Scuola di Medicina dell’Università dell’Indiana (Usa) hanno rivelato, sulla rivista Nature Biotechnology, la possibilità che le cellule staminali pluripotenti possano maturare con le caratteristiche di cellule formanti colonie endoteliali, le stesse che sono alla base dei processi di riparazione e di formazione dei vasi sanguigni.

Ciò rappresenta una scoperta importante perché questo tipo di cellule, nei pazienti in età avanzata, possono perdere la loro potenzialità di formazione e riparazione dei vasi sanguigni,  comportando l’insorgenza di alcune malattie, le cui conseguenze possono essere molto invalidanti.


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