Nell’educare i nostri figli perché è così importante la trasmissione delle regole?
Ci sono molti motivi a ragione di questo. Intanto, le regole riducono il caos presente nell’ambiente e forniscono sicurezza; esse, inoltre facilitano il processo di adattamento alla vita sociale e a quella relazionale. Sono infiniti, infatti, i contesti nei quali dobbiamo quotidianamente fare attenzione alle regole: quando siamo in fila in banca e dobbiamo aspettare il nostro turno, quando siamo in macchina e giunti ad un incrocio dobbiamo fermarci al semaforo rosso, quando è ora di mangiare ed è necessario andarsi a lavare le mani, e così via.
Acquisire le regole significa diventare delle persone concrete, positive e sviluppare una sensazione di sicurezza.
Per esempio chi di noi non ricorda la propria madre ripetere fino quasi all’esasperazione: “Metti in ordine la tua camera, te l’ho giù detto mille volte!”, oppure “Quante volte ti ho già detto di non picchiare tuo fratello!”. Certamente ci sarà già capitato, come genitori, di dire le stesse cose ai nostri figli e nello stesso identico modo. E puntualmente, ci sarà anche capitato di non ottenere alcun risultato.
Una domanda allora ci rimbomba continuamente in testa: perché, nell’educare i nostri figli, è così difficile insegnargli le regole?
Per prima cosa non possiamo non pensare al carattere di imposizione e di sforzo talvolta contenuto nel seguire le regole. E poi, ci siamo mai chiesti se la difficoltà può essere dovuta al fatto che nel trasmettere le regole commettiamo degli errori? Per esempio, pensiamo a quando utilizziamo l’espressione verbale: “Ti ho già detto cento volte…”. Frasi di questa natura determinano già nell’interlocutore il risultato di non ascoltare, perché si rivelano inefficaci se non controproducenti. Il bambino infatti tende a farsi questo pensiero: “Tanto me l’ha già detto cento volte, lo sta dicendo ora, sicuramente me lo ripeterà ancora”.
Detto questo, va da sé che nell’esercitare la nostra autorità, nell’educare i nostri figli, noi genitori spesso ci scontriamo con tanti piccoli conflitti quotidiani. Avere autorità però non significa essere autoritari.
Non esistono ricette miracolose, ma qualche punto di riferimento può essere certamente utile e può aiutarci ad esercitare un’autorità equilibrata, serena ed efficace.
Il primo suggerimento è essere coerenti prima di tutto. Evitare frasi del tipo: “Fai quello che dico io e basta!” e poi noi genitori siamo i primi a non fare quello che stiamo pretendendo da nostro figlio. Ricordiamoci sempre che i genitori sono dei modelli educativi per i bambini che infatti, imparano per imitazione. E’ impossibile sperare di imporre delle regole che non si mettono in pratica e si rispettano per primi.
Poi essere chiari, nel senso di determinati, e continuativi nel tempo. E’ vero, spesso dobbiamo ripetere ai nostri figli cento volte sempre la stessa cosa e questo è un compito certamente spiacevole, ma nessun bambino apprende regole incerte o trasmesse in modo incerto e ambiguo, se non è convinto prima della loro validità. Basta che un dubbio si insinui nella sua testa che la regola non sarà mai rispettata e messa in pratica.
Ultimo accorgimento, ma non meno importante, è il rispetto dei ruoli. Un’autorità equilibrata ed efficace deve reggersi sulla differenza di età. Lo scatto di generazioni aiuta i bambini a formare la loro personalità. Mai trattarli come dei pari o degli amici, e ancor meno come dei confidenti, perchè questo non farà che angosciarli e renderli più insicuri, senza un punto di riferimento.
Questi utili consigli facilitano certamente l’instaurarsi di una buona relazione tra genitore e figlio, e facilitano il genitore stesso nell’educare i propri figli anche attraverso la trasmissione delle regole della vita quotidiana.
BIBLIOGRAFIA
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L'articolo L’importanza delle regole nell’educare i figli è apparso per la prima volta su Qui psicologia - la psicologia, detta in modo semplice, a Roma e a Sant'Oreste.