L’importanza dello svezzamento nello sviluppo di allergie ed intolleranze alimentari: incontro gratuito a Macerata

Sabato 24 Gennaio 2015 ore 17.00 presso il Circolo Santa Croce di Macerata, viale Indipendenza 71 (di fronte Farmacia Massi).

L’importanza dello svezzamento nello sviluppo di allergie ed intolleranze alimentari

a cura della dott.ssa Iuliana Mirza, Naturopata

Vogliamo far crescere sani i nostri bambini sia sul piano fisico che psicologico?
Aiutiamoli con una corretta alimentazione nel passaggio dal seno materno alle prime pappe e nei periodi immediatamente successivi.

INCONTRO GRATUITO

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L’introduzione dei cibi solidi nella dieta del vostro bambino è una fase fondamentale del suo sviluppo, ma può rivelarsi un momento difficile per i genitori.
Lo svezzamento consiste nell’integrare gradualmente le poppate al seno con altri alimenti. Il cibo ha un grande valore affettivo, di condivisione, unione e scambio.

Lo svezzamento, lo slattamento( che sarebbe la variante più giusta) o l’alimentazione complementare, rappresenta per il bimbo un cambiamento di elevata portata, un momento di particolare difficoltà, da lasciare delle impronte permanenti, positive o negative, nella sua personalità. Lo slattamento rappresenta una tappa fondamentale del delicato percorso che lo conduce dalla simbiosi con la madre alle iniziali affermazioni di autonomia. Esso va considerato come un processo graduale e spontaneo che ha inizio nel momento in cui il bambino comincia ad interessarsi al cibo e mostra il desiderio di voler assaggiare qualcosa.

Per molti genitori il momento dello svezzamento è emozionante ma anche delicato al tempo stesso: bisogna imparare a scegliere i cibi giusti e organizzarsi con la spesa, preparandosi anche a vedere il risultato del proprio duro lavoro completamente sputacchiato sul bavaglino perché il piccolo non ha nessuna intenzione di mettere in bocca nemmeno un grammo di quello che è stato scelto per lui.

Anche se potrebbe rivelarsi un’esperienza davvero difficile da affrontare, lo svezzamento è una fase fondamentale per il corretto sviluppo del bambino quindi è meglio armarsi di pazienza e non rimandare troppo. E’ importante però non forzare le tappe e rispettare quanto più possibile i suoi tempi.
Il momento giusto per iniziare lo svezzamento è assolutamente individuale.

La soglia dei sei mesi è stata fissata grazie a diversi studi condotti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, secondo cui uno svezzamento prematuro può causare l’insorgenza di malattie gastriche, infezioni, allergie. Gli studi scientifici hanno dimostrato che lo svezzamento è realmente il momento più importante per dare ad ogni organismo non solo la capacità di creare tolleranza a vari fattori(alimentari e ambientali) ma anche di immunizzarlo e di poter prevenire in questo modo le più importanti malattie croniche.
A quest’età infatti inizia a prodursi nel bambino un enzima chiave per la digestione intestinale degli amidi.

Bisogna stare attenti dato che ogni introduzione prematura di alimenti diversi dal latte materno può sovraccaricare il sistema digerente e avere conseguenze sulla sua salute futura. Lo stomaco del lattante, abituato ad un solo alimento creato appositamente dalla natura, è molto delicato e non deve essere sollecitato a compiere un lavoro di demolizione superiore alle sue capacità. Poiché nei lattanti il sistema gastrointestinale che dovrebbe bloccare le sostanze estranee di certi alimenti, non riconosciute dal sistema immunitario(antigeni), non è ancora ben sviluppato e può far venire meno questa sua funzione, si possono avere reazioni allergiche che colpiscono vari apparati e organi. Forse non tutti sanno che è proprio nel corso del primo anno di vita del neonato che si decide il suo futuro(di persona sana o no) soprattutto per quanto riguarda le cosiddette allergie o intolleranze alimentari.
Se il neonato è allattato al seno, la precoce diminuzione delle poppate riduce l’effetto protettivo dell’allattamento dovuto al fatto che il latte materno contiene sia anticorpi che flora batterica.

Lo svezzamento comprende due grandi rinunce: quella al corpo materno e quella al latte.

Non dimentichiamo, infine, che i migliori sostegni per aiutare il bambino a superare questo periodo saranno l’amore e la comprensione sia della madre sia delle persone che lo circondano.

Troppo spesso, oggi, non è tanto il cibo che ci manca, ma il contatto fisico, sia con il nostro corpo che con quello degli altri!