
Titolo: L’importanza di chiamarsi Cristian Grei.Autrice: Chiara Parenti.Genere: Rosa contemporaneo.Editore: Rizzoli, Collana YouFeel, 14 febbraio 2015.La mia valutazione: quattro stelline.
L’amore è un gioco. Ti va di giocare?Cristian Grei ha trentadue anni e una sola, acerrima nemica: E. L. James, che con le sue 50 Sfumature gli ha rovinato la vita. Certo, se abiti in un piccolo quartiere vicino a Prato, fai il becchino nell’agenzia di onoranze funebri di famiglia e vivi ancora con tuo padre, tuo fratello e un cane onnivoro che mangia qualsiasi cosa, avere un nome pericolosamente simile a quello dell’amatore più infuocato di tutti i tempi, che si sposta in elicottero ed è a capo di un’azienda leader mondiale, può non essere proprio un vantaggio. Anzi. Appena sentono il suo nome, le donne vedono in lui l’incarnazione in 3D delle loro più recondite fantasie erotiche e partono all’attacco, sottoponendo il povero Cristian Grei a vivere incresciose e imbarazzanti situazioni e a convivere con una costante, fastidiosissima ansia da prestazione. Perché il termine di paragone è troppo elevato e il confronto inevitabile. Per fortuna che al suo fianco c’è la sua migliore amica Little Tony (Antonella), la sola in grado di tenere a bada le sue mille ansie e ad amarlo per quello che è realmente. Ma Cristian Grei riuscirà a capirlo? Ma soprattutto, alla fine, sarà “pronto a riceverla”?
Vi ricorda qualcuno? Ecco, non è precisamente quel figo paranoico di Christian (notata l’H?) Grey (notata la Y?), alle prese con la sua Stanza dei Giochi. Beh, anche Cristian (senza l’H, l’avete notato?) ha una stanza simile, ma l’ha riempita con la Play Station e tutte le diavolerie che gli servono per inventare giochi spassosissimi per appassionati.
Ok, abbiamo finito. Come, siamo a pagina 32, direte voi. Mi tocca andare avanti, uffa e io che pensavo di andarmene in piscina a farmi torturare da Gestapo (l’istruttrice di aquagym!).Per QUATTRO anni i due fanno finta di essere amici. Ed è una faticaccia, ve l’assicuro. Finché non arriva il momento cruciale: lei lo ama e crede che lui non l’ami. Lui l’ama e crede che lei non l’ami. Insomma, un casino (si può dire “casino” in una recensione?) infinito. Patatrac, tutto va a donnine di facili costumi. Fine della storia.
Ah, ah, ah… ci siete cascati!Non è vero. Dai, Chiara Parenti non ha un cuore di pietra. Lo sappiamo tutti che è uno “zuccherino”! Atroce gioco di parole per la solita marchetta pubblicitaria (vedere link sotto).Lieto fine assicurato: L.F.D.O.C.G. (Lieto Fine a Denominazione d’Origine Controllata e Garantita, come i vini da urlo).Come al solito, Chiara Parenti ci delizia con una storia romantica, ironica, un tantino erotica e molto emozionante.Esce per san Valentino. Non perdetevelo.
Chiara Parenti la trovate anche QUI:
“Con un poco di zucchero”http://babetteleggepervoi.blogspot.it/2014/10/con-un-poco-di-zucchero-di-chiara.html
“Tutta colpa del mare”http://babetteleggepervoi.blogspot.it/2014/07/tutta-colpa-del-mare-e-anche-un-po-di.html