Le nostre azioni quotidiane sono intrise di buoni convincimenti che ci portano a pensare di essere spesso migliori di altri così come le nostre scelte, le nostre parole: pensiamo di avere la laurea migliore, di avere figli piu belli/intelligenti/buoni, di avere un pensiero politico migliore, di abitare nel miglior paese del mondo ecc. Insomma tendiamo a giudicare molto piu ottimisticamente le motivazioni che abbiamo e ci vediamo leggermente piu bravi di quello che in realtà siamo. Non si tratta di commettere errori di valutazione bensì di immagazzinare un enorme quantità di informazioni di noi e del mondo e poi tirarle e mescolarle in un preciso momento ad hoc. Alla base di questo meccanismo di autoinganno c’è il bisogno di tirare avanti nel miglior modo possibile, anche se siamo portati a credere che avere delle illusioni non sia proprio segno di sanità mentale (pensiero dominante della psichiatria del secolo scorso. Oggi si è persuasi che essere convintamente ottimisti e a volte poco realistici (autoingannarsi e sopravvalutarsi un pò) aiuti a vivere meglio e ad avere una buona salute psichica. quindi si raccontano bugie ma queste bugie sono quelle che funzionano! A volte il lato positivo delle cose che ci succedono, ci aiuta a superare un trauma, un disagio: La mente umana normale applica alla realtà un filtro positivo. La nostra psiche costruisce le proprie realtà, gli avvenimenti in modo benevolo e positivo e spesso anche il proprio mondo circostante; conseguentemente sopravvalutando noi stessi, sottovalutiamo gli altri perchè è con il prossimo che ci confrontamo e proviamo a fare differenza. Quando poi le cose vanno male siamo meno disposti a prenderci le proprie responsabilità. La fiducia in noi stessi è una della caratteristiche che ci garantiscono la sopravvivvenza o un vantaggio riproduttivo concezione che si è diffusa attraverso la selezione naturale. L’ottimismo, anche irrealistico, pare aiuti a sopravvivere nell’ambiente ancestrale pieno di pericoli e quindi essere un attrattore per l’accoppiamento. In amore ci innamoriamo di chi crediamo sia fatto per noi e ciò aiuta a continuare a stare insieme, fare dei figli e costruire un futuro insieme. In cinematografia troviamo numerosi film che affrontano questo tema: “La vita è bella” di R. Benigni , “Jacob il bugiardo”, di P. Kassovitz e uno dei più recenti” Il lato positivo” di D. O. Russel; in questi film la bugia raccontata aiuta i protagonisti a superare momenti crudi ed ostili. Naturalmente le bugie raccontate nei film sono assolutamente consapevoli, se vogliamo diversamente da come avviene nella psiche della persone. I sistemici sanno che tra le prassi terapeutiche del Milan Approach vi è la “connotazione positiva”… significherà qualcosa. Qualora non avessimo sviluppato questa “dote” di ingannare se stessi, saremmo più tristi, più passivi, non motivati e poco inclini ad affrontare la vita. Insomma illudersi positivamente fa bene alla mente, alle aspirazioni alla vita.
Bibliografia: I tempi del tempo di L. Boscolo e P. Bertrando; Bugiardi nati di I. Leslie; Cinema e Psichiatria di G. O. Gabbard
Filmografia: La vita è bella di R. Benigni; Jacob il bugiardo di P. Kassovitz; Il lato positivo di D. O. Russel