Tempo fa ho letto un articolo: “6 comandamenti per gestire la tua reputazione online“.
Uno di questi suggeriva di rispondere velocemente e cortesemente a domande e richieste.
Ebbene, in questi giorni ho sperimentato in prima persona la necessità rispondere tempestivamente ai commenti dei lettori e, soprattutto, di….RISPONDERE!
IL CASO.
Mi è capitato di commentare un articolo. Il mio commento non era l’unico ma…era l’unico che non ha ancora ricevuto risposta!
E dire che ho preso anche l’abitudine, quando commento, di attivare la notifica via email in caso vi siano altri commenti oltre al mio. Questo perché mi capita spesso di dimenticare quali articoli commento e su quale blog (la mia memoria è a breve termine)
.Non sono geloso, semplicemente non mi piace essere ignorato.
Ma non mi piacciono nemmeno le situazioni in sospeso. Quelle in cui, tanto per fare un esempio (tratto da una storia vera), mandi una mail ad una persona, la quale ti risponde prendendosi un impegno e poi….passano gli anni ma 8 son lunghi (diceva Celentano in una sua canzone). Sono ancora in attesa!
Per quanto futile possa essere questo impegno è pur sempre un impegno. E se tu non hai tempo di onorarlo può darsi che nemmeno io ne abbia per aspettarti.
IL VERDETTO.
Ognuno di noi prima di essere blogger, scrittore, venditore, imprenditore è lettore, compratore, consumatore.
Quando leggiamo un libro (così come un blog) lo facciamo perché ci interessa: ha catturato la nostra attenzione, ci incuriosisce; quando acquistiamo qualcosa lo facciamo perché risponde ad una nostra esigenza e quando scegliamo un prodotto piuttosto che un altro è perché magari ci sono delle caratteristiche estrinseche che ci portano a preferirlo.
Allo stesso modo ragionano i nostri lettori, i consumatori dei nostri prodotti.
Quando scriviamo sul web dobbiamo ricordarci che stiamo in un certo senso raccontando noi stessi; il blog è la nostra casa e il lettore un ospite: a seconda di come viene accolto decide se fermarsi o andare via.
In questo modo costruiamo la nostra reputazione e una reputazione negativa vuol dire che possiamo anche chiudere “baracca e burattini“.
Alla luce di tutto ciò vorrei aggiungere 3 comandamenti a quelli suggeriti nell’articolo citato all’inizio:
#1 non prendere impegni se non sei sicuro di poterli rispettare;
#2 è sempre bene avvisare gli altri di eventuali contrattempi o impedimenti;
#3 non fare agli altri ciò che non vuoi sia fatto a te!
E voi come accogliete i vostri ospiti? Avete consigli da darmi? Scriveteli in un commento
P.S.: ringrazio la mia “collega” (…siamo colleghi? Boh
) Valentina Medori per il prezioso suggerimento fornito in un suo articolo!!!