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L’Imprenditore che porta le Radio web negli USA

Creato il 31 ottobre 2011 da Fugadeitalenti

Qui non siamo più positivi e non crediamo che le cose, in fondo, possano cambiare. Non siamo più “folli” come bisogna essere per cambiare il mondo“: due righe, solo due righe, per spiegare il perché di un espatrio. Con un riferimento -assolutamente voluto- al “mantra” di Steve Jobs.

E’ il biglietto da visita con cui si presenta Francesco Baschieri, 36 anni, imprenditore innovativo e fondatore della start-up Spreaker. Una carriera divisa nettamente in due parti, quella di Francesco: dopo la laurea in Ingegneria Informatica, opta inizialmente per un percorso lavorativo “tradizionale”. Entra in una multinazionale francese come progettista software, per poi passare al ruolo di project manager. Qualche anno dopo, il salto in un’azienda italiana di beni di consumo, col ruolo di direttore di stabilimento.

Fin qui tutto nel solco di una carriera senza sorprese: a 32 anni, però, Francesco fa il “colpo di testa” che segnerà da quel momento in poi la sua vita: molla tutto e fonda una start-up, insieme ad alcuni soci. L’azienda si chiama Waymedia, ed opera nell’ambito del Location Based Marketing. E’ un successo: dopo tre anni, l’impresa arriva a fatturare quasi un milione di euro. Francesco e i suoi soci decidono dunque di venderla.

Da perfetti imprenditori seriali all’americana si rimettono sul mercato, per dare sfogo a un’altra idea: perché non dare voce alle persone, in audio e sul web, gratuitamente? Permettendo a chiunque di crearsi una propria radio online, dalla quale trasmettere musica, opinioni e informazione? Nasce così Spreaker, la prima piattaforma per radio su internet. Questa volta l’alto tasso innovativo del progetto pone qualche problema in più: “il nostro modello di business era veramente rischioso, e le porte a cui bussare erano proprio poche, per cui le possibilità erano più ridotte“, riflette ora Francesco.

Fortuna vuole che due venture capitalists (tra loro gli Italian Angels for Growth) ci credano, garantendo loro il primo milione di finanziamenti. Nel frattempo scoppia la rivoluzione libica: a Misurata c’è chi usa la piattaforma per creare radio anti-Gheddafi. Anche gli Indignados spagnoli cominciano ad utilizzare Spreaker come base per dare voce alle loro rivendicazioni. Il sito diventa un vero e proprio “Spreaker’s Corner” radiofonico via web.

Ma non basta: in Italia non ci si può stare. Francesco decide così di spostare il cuore del’azienda, oltre che sé stesso, a San Francisco (Usa). Perchè? Per approfittare di un mercato più grande; per ottenere capitali in modo più semplice; per confrontarsi con una vera filiera di aziende nel settore IT. Il futuro, insomma, è là. A chi lo critica, Francesco manda a dire: “fa parte dello spirito imprenditoriale andare a cercare le condizioni migliori per sviluppare il proprio progetto. Per quel che mi riguarda, tali condizioni non sono qui“.

Ospite della trasmissione è Almir Ambeskovic, giovane imprenditore innovativo, che con la sua azienda Restopolis ci sta provando, a emergere e fare business in Italia. Con lui, che è anche vicepresidente dei Giovani Imprenditori di Assolombarda, cerchiamo di capire come le cose possono cambiare. Per rendere l’Italia un hub di imprese innovative. Che non fa scappare i suoi giovani imprenditori.

Nella rubrica “Spazio Emigranti” proseguiamo la nostra indagine tra le sezioni locali di Italiansonline.net, la più grande comunità -virtuale e non- di emigrati italiani nel mondo. Oggi facciamo tappa a Strasburgo, la seconda “capitale” europea per antonomasia. A presentarci la comunità tricolore nel cuore dell’Alsazia è Paolo Caselli, co-amministratore di IOL Strasburgo.

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La discussione di questa settimana: Avete un’idea imprenditoriale forte, altamente innovativa. E siete giovani: qual è il primo approdo cui guardate? L’Italia? Oppure un Paese straniero, che investe in innovazione, che ha saputo creare un ecosistema imprenditoriale più semplice e proiettato verso il futuro? Come dovrebbe cambiare l’Italia, per far sì che anche voi possiate scommetterci con convinzione?

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Alla prossima puntata: sabato 5 novembre, dalle 13.30 alle 13.55 (CET), su Radio 24. Vi aspetto!



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