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L’impresa dell’Islanda:  a un playoff dal Brasile

Creato il 16 ottobre 2013 da Mbrignolo
Islanda Mondiali Brasile

IMPRESA. L’Islanda sarà una delle avversarie più ostiche dei playoff per il Mondiale brasiliano (ph. mbl.is).

STORIE (Islanda). Possono tre abitanti per chilometro quadrato sognare un Mondiale? La risposta è si. E questa volta non è una barzelletta, bensì una delle storie più affascinanti di questa fase preparatoria al Mondiale nasce proprio da quei tre abitanti per chilometro quadrato, che hanno fatto dell’Islanda una corazzata sorprendente nel cammino verso Brasile 2014. Per fare un esempio banale ma più che significativo, è come se oggi il Molise, regione che conta 320.000 abitanti, tanti quanti l’Islanda, avesse la possibilità di giocare un playoff contro le grandi potenze europee, dopo aver battuto la concorrenza di nazionali come Norvegia e Slovenia. La selezione islandese è riuscita, con discreta e inaspettata tranquillità, a piazzarsi in seconda posizione, dietro solo alla Svizzera, dopo aver totalizzato la bellezza di 17 punti in nove partite.

Il segreto di uno dei paesi più remoti d’Europa sta nella forza dei giovani, affiancata a qualche, incredibile storia di vita. La media di età della nazionale islandese è di poco superiore ai 25 anni, dato che evidenzia la positiva attività delle giovanili di un campionato sconosciuto o quasi al mondo intero.
Si può parlare di “generazione fortunata”, che si è, però, sviluppata nella sua interezza al di fuori dei confini della terra natìa: sono infatti solo tre (due dei quali portieri) i giocatori ancora militanti nella Pepsideild islandese, sintomo che il calcio di questo paese sta prendendo piede anche e soprattutto all’estero. Esempio primo è quello di Gylfi Sigurdsson, talento che ha trovato fortuna nella Premier League inglese, certificato dalle positive esperienze con Reading, Swansea e, per ultima, Tottenham. Come lui anche altri astri nascenti del calcio islandese sono stabili protagonisti dei top campionati europei: ne sa qualcosa Alfred Finnbogason, centravanti dell’Heerenveen allenato da Van Basten, che sta dimostrando a suon di gol di valere una grande squadra (oppourtunità che dovrebbe arrivare proprio nel mercato di gennaio). Una nazionale di giovani scoperte che ospita anche Kolbeinn Sigthorsson, 24enne centravanti dell’Ajax e Johann Gudmunsson, capitano della nazionale e ala titolare dell’Az di Alkmaar, oltre che all’ormai veterano Halfredsson, attuale centrocampista dell’Hellas Verona.

Insomma, un sostanzioso numero di buoni giocatori guidati da un allenatore di notevole esperienza internazionale quale Lars Lagerback, ex ct anche della nazionale svedese, leader in campo che da due anni ha imposto il proprio gioco, rapido e spettacolare, ad un’Islanda mai arrivata così in alto come in questa occasione. Risultato conseguito grazie anche all’esperienza e alla voglia di Eidur Gudjohnsen, vecchia gloria di Barcellona e Chelsea, che sta attraversando una nuova vita calcistica. Il biondo centravanti, ormai 35enne, dopo la rottura di tibia e perone nel 2011 in maglia Aek Atene, è riuscito a trovare di nuovo spazio al Club Bruges e in nazionale, ed è vicino a una delle più grandi imprese della propria carriera. Emblema del coraggio e della determinazione, riuscirà a condurre la propria gente fino al prossimo Mondiale brasiliano?

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