Vi avevo promesso questo articolo, perciò eccolo qui. Premessa (oggi più che mai): non sono un esperto di SEO, sono soltanto un blogger con diversi anni di esperienza sul groppone e con un buon riscontro in quanto a numero di lettori, pagine visitate e posizionamento sui motori di ricerca. Le riflessioni che seguono sono basate su deduzioni logiche, statistiche personali, null’altro. Nel dettaglio prenderò in considerazione proprio le statistiche relative agli accessi a Plutonia nel dicembre 2011.
La materia in discussione è quella del titolo: quanto incidono i motori di ricerca nel rendere più visibili gli articoli postati sui nostri blog? La prima, generica risposta è: molto. Tanto da essere quasi imprescindibili.
Piaccia o non piaccia quasi tutti hanno un profilo Facebook, Twitter o G+. Per cazzeggio o per lavoro sono i siti più monitorati dall’utente medio nell’arco del 24 ore, quindi se una notizia passa su quei canali ha senz’altro più probabilità di essere notata.
Ma andiamo più nello specifico.
Su Facebook ho 1015 “amici” (circa). Nel mese di dicembre 2011 gli articoli condivisi su FB mi hanno procurato 2175 visitatori sul blog, risultando così di gran lunga il mio miglior referente. Pensate che in seconda posizione c’è il mio vecchio blog, che mi ha portato 1255 visitatori, e in terza i motori di ricerca con 1177.
Su Twitter, che solo nelle ultime settimane ha avuto un utilizzo serio anche da parte degli utenti italiani, sono seguito da 167 persone. A dicembre questo social network mi ha procurato 104 visite. Se facciamo una proporzione si notano le grandi potenzialità di Twitter, che però bisogna imparare a usare in modo ottimale.
Google+ lo paragono a un deserto postatomico. Pur avendo 112 amici, noto che l’utilizzo di questo network continua a essere marginale. Il numero di visitatori arrivati su Plutonia grazie a G+ (in dicembre) è scarso: 79. Scarso ma non insignificante, questo c’è da dirlo. Tra l’altro proprio in questi ultimi giorni noto dei sussulti di vita da questo social network. Forse bisogna dargli un po’ di tempo.
Tumblr è un social molto strano, più una piattaforma di blogging a cui mancano alcune funzioni (sostituite da altre). L’apporto in termini di visite è insignificante (1o visite su 62 persone che seguono il mio Tumblr), ma è in realtà un network a sé stante, più che un referente per aumentare la visibilità di altri siti.
Considerazioni sparse
Facebook è ancora il leader incontrastato dei social network utilizzati dagli italiani. Twitter e G+ sono però più “considerati” dai motori di ricerca, e quindi meglio indicizzati. In particolare Twitter sembra essere la via migliore per promuovere al meglio un blog, specialmente se usato in concordanza con Facebook.
Parlando da lettore e non da autore, G+ lo trovo molto utile per seguire il lavoro dei blogger che seguo. Essendo molto poco “social” conserva una schematicità molto funzionale. Certo, se cercate un posto per chiacchierare o per collaborare a qualcosa a più voci, beh, G+ non è certo la prima scelta. Tuttavia molti articoli che mi sfuggono su Facebook e Twitter li recupero grazie all’asciuttezza di Google+.
Resta poi la domanda di fondo: se ho un blog devo per forza collegarlo a qualche social network? No, non dovete farlo “per forza”, ma è senz’altro consigliato. La visione distorta che spesso Facebook e gli altri SN danno di sé non deve trarre in inganno. Si tratta di servizi di libero e arbitrario utilizzo.
Facciamo un esempio: se vivete in uno sperduto paesino di montagna vi sarà utile comprare un fuoristrada per affrontare il maltempo, i sentieri sterrati, le salite. Poi se con lo stesso fuoristrada scendete a valle per lanciarvi in corse a 200 km/h, beh, non potete dare la colpa al veicolo, bensì a voi stessi in qualità di conducenti dissennati.
Altri social network
Esistono molti altri social network meno famosi o specializzati in determinati campi della comunicazione. Io non li utilizzo perché non mi piacciono, ma qualcuno li troverà senz’altro interessanti. I principali sono:
Anobii – Dedicato ai libri e alle loro recensioni
Foursquare – Specializzato nella geolocalizzazione degli utenti
Linkdln – Impiegato a scopi meramente professionali
MySpace – Un tempo molto famoso, ora riservato al campo musicale
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