I prodromi più significativi dell'espressione italiana si concentrano nei capp. 26-78, che costituiscono la cosiddetta 'Cena di Trimalcione': Encolpio, Gitone e Ascilto, tre giovani picari ante litteram, vengono invitati dal maestro di retorica Agamennone al banchetto di un ricchissimo liberto, «uomo di squisita eleganza», che, presto, si rivelerà non essere poi tanto chic. Alla sua tavola siedono l'altrettanto grossolana moglie e una ricca pletora di ex-schiavi che, mentre pasteggiano con le spettacolari pietanze offerte dal loro Anfitrione, fanno sfoggio di pettegolezzi e goffi tentativi di filosofia. Il loro non è, chiaramente, il linguaggio del foro, bensì un'accozzaglia di parole e modi di dire popolari.
Piper, non homo
Emergono, allora, tutte quelle forme del parlato che i trattati di retorica e grammatica bacchettavano come errati e si scorgono tracce del sistema morfologico che passerà all'italiano: l'articolo indeterminativo, dall'aggettivo unus (es. unus servus, 26.8); una forma di perfetto che anticipa il passato prossimo italiano, trasformando il verbo habeo (avere) in un ausiliare (es. habebat inscriptum, 30.3), voci come manducare al posto del corretto edere (56.4). Ma ci sono anche formule spicce come «non si sa come né come né perché» (nec quid nec quare, 37.4) o «guarda un po'» (vide modo, 51.5), «uno di noi» (unus de nobis, 44.10) o, ancora, «gli venisse un colpo!» (male eveniat, 44.3), o «bella roba!», con il popolare bella che sostituisce il gramaticale pulchra (bella res, 58.12) o «tanto meglio!» (tanto melior, 69.5).Utres inflati ambulamus
Gli aspetti più curiosi, tuttavia, risiedono nei modi di dire, molti dei quali in uso ancora oggi: il nostro «è un tipo tutto pepe» ha un corrispettivo perfetto in piper, non homo (44.6), un «uomo da due soldi» è, per i Latini, homo sestertiarius (45.8), perfetta è la corrispondenza fra il nostro «andare in escandescenza» e il verbo excanduit attribuito a Trimalcione (53.8); il freddo è «mordente» anche per i nostri personaggi, anzi, «ha i denti» (dentes habet, 42.2) e, per finire, il mio preferito: «atteggiarsi come palloni gonfiati», colorata e perfetta traduzione di utres inflati ambulamus (42.1).Non è curioso e appagante sapere che la nostra cultura non ha radici solo nella grande tradizione artistica e letteraria, ma anche in una genuina componente popolare?C.M.