Pensieravo ad un ragazzo che per fedeli amici aveva soltanto incubi terrificanti, paure di non essere come tutti gli altri, timori di non valere quanto avrebbe voluto.
Sempre silente, e fuori luogo, rosso di vergogna, per pensieri e sogni allucinanti, per desideri accattivanti...
La prima sensazione, il primo tremore, proprio quello che soltanto il primo amore sa donare, regalare: come era bella e sorridente quella stella cosi splendente in fra mille nell'universo, pura e luccicante come mai nessun'altra stella potrebbe essere.
La letizia di un batticuore, l'incapacità di ascoltare ogni rumore, sentirsi stupido ed incapace non all'altezza per andare aldilà di quella sottile linea che separa un ragazzo dall'essere uomo, dall'essere pronto ad ogni inverno, ad ogni pioggia e tempesta. Il confronto impossibile con gli altri, sempre sconfitto e superato sempre triste ed amareggiato. Ma perchè? Perchè tanta voglia d'amare solo per me? Perchè questa sete d'amore, questa forza irrefrenabile dentro il cuore? Perchè?...