Presso la commissione Cultura di Montecitorio nel febbraio scorso è stata depositata una proposta di legge che ha come prima firmataria, Gabriella Carlucci, ex conduttrice Mediaset, ad oggi accoglie 23 sottoscrizioni di deputati del Pdl. I firmatari richiedono l’istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sui libri di testo scolastici, con particolare attenzione verso quelli di storia. Secondo i parlamentari i libri in adozione nelle nostre scuole sono scelti su indicazioni di alcuni insegnati appartenenti all’area politica del centrosinistra, perciò di parte. Chiedono perciò al Parlamento di intervenire per evitare il plagio delle nuove generazioni.
Nella premessa al testo, gli esponenti di maggioranza si chiedono: “Puo’ la scuola di Stato, quella che paghiamo con i nostri soldi, trasformarsi in una fabbrica di pensiero partigiano?” , seguono poi esempi di testi di storia in uso presso gli istituti italiani: ‘La storia’ di Della Peruta-Chittolini-Capra, edito da Le Monnier, descriverebbe ive “tre personaggi storici: Palmiro Togliatti come ‘un uomo politico intelligente, duttile e capace di ampie visioni generali’; Enrico Berlinguer come ‘un uomo di profonda onestà morale e intellettuale, misurato e alieno alla retorica’; Alcide De Gasperi come ‘uno statista formatosi nel clima della tradizione politica-cattolica’”, mentre ‘Elementi di storia’ di Camera-Fabietti, edito da Zanichelli, sosterebbe che “l’ignominia dei gulag sovietici non e’ dipesa da questo sacrosanto ideale (il comunismo), ma dal tentativo utopico di tradurlo immediatamente in atto o peggio dalla conversione di Stalin al tradizionale imperialismo”. In la ‘Storia’, volume III, di De Bernardi-Guarracino, edito da Bruno Mondadori, per il quale dal 1948 “l’attuazione della Costituzione sarebbe diventato uno degli obiettivi dell’azione politica delle forze di sinistra e democratiche”.La premessa al testo di legge prosegue: “Con la caduta del Muro di Berlino e con la fine dell’ideologia comunista in Italia i tentativi subdoli di indottrinamento restano tali e anzi si rafforzano” La premessa al testo di legge sembra un vero e proprio “Indice” infatti nessun testo in uso presso le scuole italiane sarebbe da ritenersi valido.