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L’indignazione status symbols di tutti.

Creato il 19 ottobre 2012 da Lucaralla @LAPOZZANGHERA
Oggi voglio scrivere sull’indignazione.Tutti sono indignati,dai politici alle masse popolari.Ognuno ne ha per tutti,contro tutto.
Si puo’ essere indignato perche’ il politico guadagna troppo e ha troppi privilegi(verissimo…),cosi’ come il cantante che non dichiara il suo reddito.
Ci si indegna per un diritto negato e si scende in piazza a gridare a gran voce la tua rabbia.
Ci si indegna e si scrive un libro(nel caso dei piu’ famosi almeno)o perlomeno un blog,come il mio.
Poi mi colpisce anche una cosa del mondo degli indignati:i preti.
Si anche loro,oscuro oggetto dei peccati mai detti,trovano il loro spazio nei siti e nelle librerie(ho acquistato l’ultimo libro di don Gallo)oppure nei loro blog come don Giorgio De Capitani(da seguire per la sua verita’ gridata senza fronzoli ).
Ci si indegna perche’ magari sei gay e non vieni difeso nella tua scelta da rispettare e allora gridi vendetta contro l’omofobia radicata nella societa’ moderna.
Insomma l’indignato oggi si sfoga e grida e diventa piu’ presente grazie alla visibilita’ della rete ma anche di un mondo fatto di ingiustizie e colpe per tutti.
Ma l’indignazione se in passato poteva essere metodo politico da attuarsi verso un certo qualcuno(per esempio i comunisti mangia bambini….a quanta ipocrisia..),oggi  ha diverse sfaccettature che raccolgono consensi in piu’ parti della societa’ stessa andando a rappresentare un malumore che appartiene a tutti e che non e’ piu’ delegato a enti(penso ai sindacati,partiti,uomini politici,sacerdoti)che anzi,al contrario vengono colpiti dall’indignazione stessa.L’INDIGNAZIONE STATUS SYMBOLS DI TUTTI.
Bene e allora direte cosa e’ cambiato in questi anni,cosa mai sara’ accaduto per capovolgere un sistema di protesta?
La rete.Solo questo.
Prendete ad esempio i giornali.Non piu’ organi di denuncia,ma mezzi di difesa contro qualcosa o qualcuno che puo’ essere un partito o un uomo politico,la ricerca dello scoop a tutti i costi per fregare l’altro.
L’Unita’ che seguo,e’ l’esempio di tutto quello che accade oggi.
Uno scontro in un giornale politico tra politici della stessa coalizione.
Non piu’ un mezzo di informazione ma un vero campo di battaglia degno di Waterloo…
Credo e prevedo e concludo,che alle prossime politiche vincera’ l’indignazione dove il Grillo parlante Beppe raccogliera’ tutto questo che vi ho scritto e dall’altra parte l’astensionismo,figlia dell’indignato razionale,fara’ la sua parte.
 


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