Chiudiamo l'anno parlando di televisione. Da queste parti si era deciso arbitrariamente di tenersi lontano dal piccolo schermo, non già per una forma di snobismo radical-chic (che non ci appartiene) quanto invece per una sorta di timore reverenziale: a fronte di una controparte italiana davvero ridicola, incartapecorita e lottizzata, infatti, il medium televisivo di area anglosassone si è in questi ultimi anni dimostrato un vero crogiolo d'idee davvero originali e innovative, la cui analisi richiederebbe una competenza e una puntigliosità invero disumana (non staremo qui a elencare la lunga serie di formidabili successi come Lost, 24, Battlestar Galactica e compagnia sonante - chi scrive è ancora in piena scimmia da C.S.I. e nonostante sia passato più di un decennio dal battesimo delle avventure della polizia forense capitanata da Gil Grissom ancora oggi il titolare del blog è costretto a spararsi periodicamente qualche episodio della serie ambientata a Las Vegas). Detto ciò abbiamo deciso però di fare uno strappo per segnalare un western, anzi, un "signor" western che la Tv via cavo AMC ha sfornato nel novembre di quest'anno maledetto e che ci ha letteralmente conquistato come non succedeva dai tempi di Deadwood (non a caso, anche qui, un prodotto per il piccolo schermo!). Hell on Wheels ("inferno su ruote") è il titolo della serie creata da Tony e Joe Gayton che fa riferimento all'assieme itinerante di case da gioco, saloon e case di tolleranza che seguiva gli operai dediti alla costruzione della First Transcontinental Railroad negli anni '60 del XIX secolo.
Western adulto e violentissimo che pesca a piene mani da Sergio Leone come dall'Eastwood de Gli Spietati, il serial, magnificamente scritto e recitato, segue le avventure di Anson Mount nei panni di Cullen Bohannon, un ex soldato confederato che dopo la conclusione del conflitto civile statunitense torna a casa per scoprire che sua moglie è stata uccisa da alcuni soldati della parte avversa. Cullen decide di unirsi ai lavori per la costruzione della rete ferroviaria che unisce le due coste statunitensi, per mettere in atto la sua vendetta. Tra i lavoratori che forgiano la strada ferrata ci sono alcuni testimoni chiave che Cullen ha bisogno di interrogare, con circospezione, per scoprire i nomi dei responsabili della morte di sua moglie. Durante le sue indagini Cullen incontra una serie di persone che lo coinvolgeranno nella loro vita, riuscendo a sfuocare momentaneamente la sua sete di vendetta. Il prodotto ha fatto breccia nel cuore del pubblico che ha dimostrato immediatamente il suo apprezzamento, ricoprendo la serie di ottimi ratings, tanto da farle guadagnare il secondo posto nella hit parade del canale, subito dopo lo zombesco The Walking Dead. Nel cast troviamo Dominique McElligott, Colm Meaney, Ben Esler, Phil Burke, Eddie Spears e Tom Noonan. Al momento in Italia è assolutamente una chimera (figurarsi se le nostre reti mandano in onda le frecce degli indiani che trapassano le giugulari in un bagno di sangue oppure la serqua di battone dei saloon che si sbattono - realisticamente - i propri cowboys senza sembrare delle soubrette da varietà) però il Mulo in questi casi aiuta. E grazie ad Alex per avercelo segnalato (mio dio, era Alex, vero? Dannati neuroni, stanno inesorabilmente collassando con l'avanzare dell'età!) Auguri a tutti!
Magazine Cultura
Chiudiamo l'anno parlando di televisione. Da queste parti si era deciso arbitrariamente di tenersi lontano dal piccolo schermo, non già per una forma di snobismo radical-chic (che non ci appartiene) quanto invece per una sorta di timore reverenziale: a fronte di una controparte italiana davvero ridicola, incartapecorita e lottizzata, infatti, il medium televisivo di area anglosassone si è in questi ultimi anni dimostrato un vero crogiolo d'idee davvero originali e innovative, la cui analisi richiederebbe una competenza e una puntigliosità invero disumana (non staremo qui a elencare la lunga serie di formidabili successi come Lost, 24, Battlestar Galactica e compagnia sonante - chi scrive è ancora in piena scimmia da C.S.I. e nonostante sia passato più di un decennio dal battesimo delle avventure della polizia forense capitanata da Gil Grissom ancora oggi il titolare del blog è costretto a spararsi periodicamente qualche episodio della serie ambientata a Las Vegas). Detto ciò abbiamo deciso però di fare uno strappo per segnalare un western, anzi, un "signor" western che la Tv via cavo AMC ha sfornato nel novembre di quest'anno maledetto e che ci ha letteralmente conquistato come non succedeva dai tempi di Deadwood (non a caso, anche qui, un prodotto per il piccolo schermo!). Hell on Wheels ("inferno su ruote") è il titolo della serie creata da Tony e Joe Gayton che fa riferimento all'assieme itinerante di case da gioco, saloon e case di tolleranza che seguiva gli operai dediti alla costruzione della First Transcontinental Railroad negli anni '60 del XIX secolo.
Western adulto e violentissimo che pesca a piene mani da Sergio Leone come dall'Eastwood de Gli Spietati, il serial, magnificamente scritto e recitato, segue le avventure di Anson Mount nei panni di Cullen Bohannon, un ex soldato confederato che dopo la conclusione del conflitto civile statunitense torna a casa per scoprire che sua moglie è stata uccisa da alcuni soldati della parte avversa. Cullen decide di unirsi ai lavori per la costruzione della rete ferroviaria che unisce le due coste statunitensi, per mettere in atto la sua vendetta. Tra i lavoratori che forgiano la strada ferrata ci sono alcuni testimoni chiave che Cullen ha bisogno di interrogare, con circospezione, per scoprire i nomi dei responsabili della morte di sua moglie. Durante le sue indagini Cullen incontra una serie di persone che lo coinvolgeranno nella loro vita, riuscendo a sfuocare momentaneamente la sua sete di vendetta. Il prodotto ha fatto breccia nel cuore del pubblico che ha dimostrato immediatamente il suo apprezzamento, ricoprendo la serie di ottimi ratings, tanto da farle guadagnare il secondo posto nella hit parade del canale, subito dopo lo zombesco The Walking Dead. Nel cast troviamo Dominique McElligott, Colm Meaney, Ben Esler, Phil Burke, Eddie Spears e Tom Noonan. Al momento in Italia è assolutamente una chimera (figurarsi se le nostre reti mandano in onda le frecce degli indiani che trapassano le giugulari in un bagno di sangue oppure la serqua di battone dei saloon che si sbattono - realisticamente - i propri cowboys senza sembrare delle soubrette da varietà) però il Mulo in questi casi aiuta. E grazie ad Alex per avercelo segnalato (mio dio, era Alex, vero? Dannati neuroni, stanno inesorabilmente collassando con l'avanzare dell'età!) Auguri a tutti!
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