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L’informazione analitica contro l’evasione fiscale

Creato il 19 ottobre 2010 da Leone_antonino @AntoniLeone
L’informazione analitica contro l’evasione fiscaleL’attenzione che il Governo Berlusconi ha riposto esclusivamente alla crisi finanziaria e non alla crescita dell’economia reale ha fatto si che l’Italia si trovi ad affrontare numerosi problemi tra i quali si indicano quelli più urgenti:- Un indebitamento ed un deficit molto alto sui quali l’Europa vigila al fine di verificare un piano di rientro nei parametri entro determinate scadenze;- La riduzione della base occupazionale del nostro paese con conseguente aumento del tasso di disoccupazione reale arrivato all’11%, secondo i dati di Banca d’Italia;- Prospettive quasi nulle per i giovani che desiderano entrare nel mondo del lavoro (2 milioni di giovani nullafacenti che non studiano e non lavorano); - Riduzione del reddito reale per le categorie con redditi bassi con il conseguente aumento della povertà e del disagio sociale (vedi Rapporto 2010 della Caritas e della fondazione Zancan sulla povertà);- La domanda interna troppo bassa per sostenere il consumo e, quindi, la produzione;- Un fisco iniquo che basa le maggiori entrate sulla tassazione dei redditi da lavoro dipendente e da pensione cioè sui redditi trasparenti; - Un livello di evasione alto che ammonta a circa 120 miliardi di euro.Qui il resto del post Tutti questi problemi possono essere affrontati avviando riforme di sistema che consentano di risparmiare ed introitare risorse da dedicare ai problemi più urgenti e non rinviabili, tra questi al primo posto vi è il lavoro. La contraddizione di questo sistema si constata da una seria valutazione tra il livello dell’evasione fiscale, la quota di tassazione dei redditi bassi e l’imposizione fiscale dei più ricchi. Da tale confronto emerge che l’attuale sistema fiscale è ingiusto perché fa pagare di più a chi ha di meno. Per rendere il sistema fiscale equo ed avviare una redistribuzione della ricchezza è necessario abbassare la tassazione dei redditi bassi almeno al 20%, introitare nuove risorse dalla tassazione delle rendite finanziarie (escluso i titoli pubblici), portandola dal 12,5% al 20%, delle transazioni finanziarie e dei patrimoni e riorganizzare con urgenza l’Agenzia delle entrate al fine di condurre una lotta efficace all’evasione fiscale. Il cambiamento della Agenzia delle Entrate si rende necessario e può avvenire attraverso:- Raccolta dei dati di qualità ed adeguati all’obiettivo da conseguire. Si tratta di consentire per legge la tracciabilità dei dati e delle informazioni che servono al fisco al fine di debellare con efficacia in un tempo limitato l’evasione fiscale. Gli studi di settore possono essere utilizzati a tale scopo; - Gestione dei dati. Oggi esistono procedure ed applicazioni informatiche che consentono di trasformare i dati in informazioni utili agli scopi aziendali;- Elaborazione e trasformazione dei dati in informazioni utilizzabili;- Informazione analitica a supporto del processo decisionale e di esecuzione. Si tratta di realizzare un legame tra la performance dell’Agenzia delle Entrate e l’adozione di un processo basato sull’uso sistematico di dati ed informazioni, tecniche statistiche e quantitative, modelli esplicativi e predittivi per supportare il processo decisionale e di esecuzione delle decisioni. Occorre passare da un approccio intuitivo ad un approccio che si basi sull’informazione analitica (Thomas H. Davenport – Jeanne G. Harris, L’analisi delle informazioni come fonte di vantaggio competitivo). Gli accertamenti ed i controlli non sono più sufficienti a contrarre in modo sensibile l’evasione fiscale. In questo ultimo periodo vi sono stati interventi autorevoli che hanno indicato la strada da seguire:- Massimo Romano e Vincenzo Visco, Il Sole 24 Ore del 20 gennaio 2010;- Vincenzo Visco, Il Sole 24 Ore del 30 maggio 2010;- Documento Nens, ottobre 2010;- Lettera di Bersani al Ministro Tremonti e progetto di riforma del fisco.Ritengo che i documenti citati si muovono nella prospettiva di rendere il fisco più efficace avvalendosi di sistemi informatici prodotti dalle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione e più equo abbassando la tassazione dei redditi più bassi e di redistribuire la ricchezza riconsiderando la tassazione di taluni redditi che fino adesso sono stati privilegiati.

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