Magazine Società

L’inganno chiamato Xylella

Creato il 15 marzo 2015 da Trame In Divenire @trameindivenire

Per la lotta al batterio Xylella Fastidiosa, che è un batterio e non un virus (sic!), le istituzioni hanno dispiegato truppe peggio che fossimo in una guerra d'inganni.

I consulenti scientifici che se ne stanno occupano, non si sa con quale autorità, non sono batteriologi ma virologi, tra questi i ricercatori Savino, Boscia, Martelli. A questi signori che pretendono di essere dei ricercatori, degli scienziati insomma, pur non avendo uno straccio di competenza in materia batteriologica, non hanno nemmeno lontanamente pensati (forse perché interessati ad altro), che avrebbero dovuto interpellare appunto batteriologi, entomologi e patologi vegetali. Non un solo pensiero gli è venuto sulla possibilità di affrontare il problema attraverso la lotta con gli antagonisti naturali. Vanno dritti per la loro strada, affidandosi manco a farla apposta alla chimica fornita dalle multinazionali. Una strada che ci porta tutti, loro compresi, verso il baratro.

La xylella non è un virus e non può essere trattato come se lo fosse, eppure è quello che si sta facendo con l'approvazione della politica. Per ammissione degli stessi ricercatori questo batterio è veicolato da un insetto (la sputacchina), materia di cui loro, è bene ribadirlo, non hanno competenza. Il guaio è che questi signori sono ascoltati da una classe politica di ignoranti della peggior specie che, non solo gli da conto, peggio rende esecutivo un piano (abbattimento di migliaia di olivi e uso della chimica), in base ad argomentazioni che non hanno alcun fondamento scientifico e che produrrà solo disastri che pagheremo per decenni se non secoli.

Si delinea sempre più chiaramente un quadro lascia intendere come la missione è battere cassa da ogni dove: dallo Stato, dalla UE, dalle Multinazionali che non vedono l'ora di conficcare i loro artigli sul Salento e sulla Puglia intera.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog

Magazine