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L'inganno di Ahmadinejad

Creato il 06 agosto 2010 da Waltergianno

L'inganno di Ahmadinejad Regola fondamentale di una tirannia è mai mostrare pubblicamente la propria debolezza. Alle 10 e 26 di ieri la tv satellitare Al – Arabiya dà la notizia di un attentato terroristico contro Mahmoud Ahmadinejad, mentre si trovava nella zona di Hamadan: “una bomba è esplosa al passaggio del suo convoglio, mentre il presidente usciva dall’aeroporto locale“. Da Dubai, inoltre, fanno sapere immediatamente che le autorità iraniane hanno confermato l’attentato, specificando che Ahmadinejad ne è uscito illeso. Responsabile è un uomo che ha lanciato una granata e che è stato subito braccato; ferite diverse persone. E il quotidiano Khabar, per di più, riporta che è stato colpito il minibus dove viaggiavano i giornalisti che accompagnavano il presidente. Ahmadinejad, comunque, fa il suo comizio e non menziona l’accaduto. Un’ora dopo l’esplosione arriva la smentita del governo di Teheran: “non c’è stato alcun attentato“. La tv Al – Alam, inoltre, spiega che la violenta deflagrazione non è stata causata da una bomba, bensì dai fuochi d’artificio, poi diventati “petardi“. Ed eccoci alla bomba carta. Racconta di nuovo Al – Alam, a proposito di chi si riteneva essere l’attentatore: “L’uomo ha lanciato una potente bomba carta di quelle che si usano solitamente durante i festeggiamenti ufficiali in Iran. Ma il suo gesto non è legato a un tentativo di attentato contro la vita del presidente. Infatti, non ha provocato  feriti. C’è stato solo un attimo di panico per il forte rumore  provocato dall’ordigno”. Poco dopo, sempre da Al – Alam, giunge una notizia flash, di cui è chiaro l’intento: spostare l’attenzione. “È morto Arien Sharon, l’ex premier israeliano, ma Gerusalemme attende un momento politico più opportuno per diffondere l’informazione“. Infine, tre giorni fa Ahmadinejad ha detto: “Quegli idioti dei sionisti hanno assunto sicari per uccidermi“. E la domanda è: quanto fa due più due? Pubblicato anche su BlogSicilia


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