In un paese come il nostro dove i morti sul lavoro non fanno più notizia e tanto meno scandalo, sono in molti coloro i quali hanno rimosso la tragedia della notte tra il 5 e il 6 dicembre 2007 in cui sette operai morti sulla linea 5 della ex-ThyssenKrupp di Torino, investiti da una fuoriuscita di olio bollente, che ha preso fuoco.
Immediata fu la denuncia dei sindacati circa inadeguatezza delle misure di sicurezza nello stabilimento. Le testimonianze degli operai accorsi sul posto dell’incidente parlano di estintori scarichi, telefoni isolati, idranti malfunzionanti, assenza di personale addestrato per questo tipo di emergenza. In primo grado nel 2011 la Corte d’assise aveva condannato i dirigenti dell’acciaieria tedesca per omicidio volontario e incendio colposo (con colpa cosciente) e omissione delle più elementari cautele antinfortunistiche. Era stata la prima condanna per omicidio volontario in Italia nei confronti di un imprenditore.