Non sono più a Barcellona.
Da circa 15 giorni sono tornato in Italia. Con tutto.
No, non è cambiato nulla: l’Italia è sempre un bel paese con delle brave persone, ma questo rimane uno dei peggiori momenti storici per viverci. Non ci sono opportunità, non c’è più una identità nazionale, ognuno fa da se.
Quindi no, non ho lasciato la Spagna per rimanere in Italia.
L’ho lasciata per qualcosa di molto più importante: un viaggio personale a tempo indeterminato.
La “vita classica” è solo una delle opzioni
La vita classica è una (ottima) opzione. E lo dico sinceramente.
Condividere la vita con qualcuno, avere dei figli, poterli crescere, etc… è un qualcosa che mi affascina e che vorrei fare.
Oltretutto ho avuto (e continuo ad avere) degli ottimi genitori: molte volte infatti quando sento dire certe cose da alcuni dei miei amici sul comportamento dei loro genitori rimango sbalordito dalla cattiveria di certe persone che fanno del male gratuito ai propri figli.
Il ciclo della vita secondo il capitalismo
A me non hanno mai fatto niente di male (cercano in tutti i modi che non vada via, ma quello è normale hehehe) e anzi sono sempre state due persone rette, leali e con dei sani principi.
È proprio per questo che non sono la tipica persona che “ha paura” di avere dei figli o cose del genere. Li avrei anche adesso. Non ci sarebbe nessun problema.
Questa opzione ha un grande problema: non dipende solo da te.
Quando nell’equazione ci sono 2 persone le cose non si complicano per 2, ma per 1000. Mi riferisco (ovviamente) a quando finisce il momento iniziale della relazione, quello dove tutto va bene perché si: è in quel momento che si scopre chi è realmente l’altra persona.
Si vede cosa fa (o non fa) nei momenti di difficoltà, come risolve i suoi giorni no, come gestisce lo stress derivato dalla quotidianità e, in definitiva, come sta con te quando la passione è calata.
La mia ex ad esempio non ha mai superato (quando dico mai, voglio dire con nessuno dei suoi 3 ex) i 3 anni di relazione. Semplicemente arriva un giorno in cui si stanca e basta. Non ci sono motivi che vanno aldilà del classico calo di passione, ma è così. È di quelle persone che, se fossimo ancora nel 1970 o giù di lì, si sarebbe già sposata 3 volte e divorziata altrettante.
Nell’estremo opposto ci sono invece persone che, anche stando malissimo in una relazione (le tipiche relazioni dove si discute tutti i sacrosanti giorni, dove mettersi d’accordo è un’impresa, etc…), continuano a sopportare per sempre. Sono le cosiddette relazioni tossiche di dipendenza l’uno dall’altro.
Ci vuole quindi un pizzico di fortuna per portare a termine questa opzione con successo. Ci vuole il tuo sforzo e quello dell’altro.
Comunque sia, il problema maggiore della vita classica non è che sia difficile perché dipende da 2 persone, ma è che per la società (fino ai nostri genitori almeno, sta già cambiando infatti) è la unica opzione possibile.
Le persone e le relazioni tossiche o… come perdere tutta la vita senza vivere neanche 1 minuto.
Questo porta molta gente a soffrire dentro di sé per il semplice fatto di non stare con qualcuno.
Questo non è un post sulle relazioni e quindi non entro nel merito del fatto che (stime mie) circa il 50% delle relazioni stiano in piedi perché ci sono i figli o perché si ha paura di stare da soli.
Volevo semplicemente dire che nasciamo con un imprinting culturale che non tutti riusciamo a sconfiggere con la crescita e ci sembra che alcune opzioni siano quelle corrette mentre altre lo siano di meno.
La mia opzione
Io sono convinto di 2 cose:
Nella diversità si trova l’incredibile e si superano tutti i limiti della società
Vediamo se riesco a spiegarmi. Non è facile perché è un concetto astratto e una sensazione che si può vivere solo se si è stati da soli fuori dalla propria nazione in contatto con gente che non ha niente a che fare con te.
Il concetto è che con i tuoi amici italiani, farai “cose italiane“. Cioè i rituali, i modi di fare, i modi di uscire, i modi di pensare, etc… non usciranno mai dal binario prestabilito dalla zona in cui sei nato, dalla cultura del tuo paese, etc…
Lo stesso vale nelle relazioni di altro tipo (dal fidanzamento, a quella con altra gente della stessa nazione).
Tutto ciò accade per lo stesso motivo per cui le persone che erano dentro Matrix non potevano accorgersi di esserci, fino a quando qualcuno non li faceva uscire da lì e vedevano quindi “lo stagno limitato” che era Matrix da fuori.
Ebbene: tutte le nazioni del mondo sono “piccoli stagni” fatti di persone che “pensano in un certo modo“. Questo a grandi linee ovviamente, ci sono sempre delle diversità 😉 Non posso però fare qui un articolo di 100 pagine hehehe.
Faccio un esempio (che faccio sempre quando qualcuno comincia a dire che quelli della zona xyz del suo paese “rubano”).
Io ho vissuto in Germania, in Spagna, in Italia e conosco personalmente gente di tantissimi altri paesi del mondo.
Vi svelerò un segreto: NON ESISTE una sola nazione nel mondo dove non ci sia una zona ricca che si lamenta di quelli della zona depressa del paese del fatto che “siano degli scansafatiche” e che gli “stiano rubando i soldi”.
In Italia è il nord rispetto al sud, in Spagna c’è la Catalogna con il resto della Spagna, in Germania si lamenta la parte ovest con l’est, in Francia Parigi si lamenta del resto (soprattutto di quelli di Marsiglia), etc…
Le persone (come me) che si mettono al di sopra di queste dispute da bambini di terza media hanno capito il concetto: c’è sempre una zona più ricca dell’altra, non può essere diversamente. È quindi totalmente fazioso ed in mala fede fare delle campagne politiche contro una zona del paese dicendo che “ruba” o “non lavora”.
Pensateci: il solo concetto di “non lavora” è totalmente relativo.
Tutto è relativo. A volte addirittura la “tua” nazione non è tua… Pensa se gli alieni arrivassero qui e “scoprissero” la terra… È identico a ciò che ha fatto Colombo. Cambia il punto di vista…
Una persona di Milano dice di uno di Palermo che non lavora. Ma quello di Palermo lo potrebbe dire di uno del Marocco. Quello del Marocco lo potrebbe dire di uno del Kenya. E così via all’infinito.
Per un’abitante della Germania, quello di Milano è un terrone scansafatiche.
Niente di tutto ciò ha quindi senso.
Quanta gente però è arrivata ad un livello di coscienza del mondo così elevato? Purtroppo poca.
Quello delle zone povere/ricche di una nazione era solo un esempio. Pensateci però: il 90% dei problemi del mondo derivano dal fatto che le persone vivono nel loro stagno.
Viaggiare e conoscere persone diverse da quelle della tua nazione, ti migliora portandoti ad avere una visione “superiore” (cioè più d’insieme) del mondo ed a dare il giusto peso alle cose.
Considerazione
Se ci fate caso i grandi pensatori e filosofi sono sempre arrivati alla stessa conclusione. Per vivere basta poco. Le persone che hanno di più (materialmente parlando) sono (quasi) sempre quelle più ignoranti ed insignificanti del pianeta.
La seconda convinzione che ho è invece:
Mentre si fa quello che si vuole fare si è aperti a tutto (perché si è felici)
Questa è più semplice: se stai facendo ciò che ti piace, sarai aperto a tutto. A nuove esperienze, a conoscere nuove persone, a trovare l’amore, etc…
È per questo che bisogna lottare nella vita per cercare di fare quello che si vuole fare in ogni momento. Non è qualcosa di facile perché a volte si è costretti a fare qualcosa controvoglia, però il concetto è proprio quello: cercare di fare.
La parte importante quindi non è il riuscirci, ma il provarci.
Personalmente non sopporto le persone che non ci provano, quelle del “il mondo è così e non posso farci niente“.
Vi meritate la vostra vita. La vostra mente l’ha plasmata così. Tutto il resto sono scuse. Nessuno dei miei amici vive di blogging, i miei genitori mi hanno sempre insegnato il valore del lavoro fisso e del non rischiare, io ho fatto il contrario.
Nessuno mi ha indicato questa via. Io l’ho creata. Con la mente, con la voglia di fare qualcosa di diverso. Giorno dopo giorno. Ed ora faccio quello che voglio fare.
Guardate questo video, colui che parla ha fatto quello che ha voluto per tutta la sua vita e non è diventato presidente degli Stati Uniti semplicemente perché non poteva candidarsi.
È nato in una famiglia normale in un paesino di 2000 persone in Austria…
Qual è la tua scusa adesso?
La Partenza
L’opzione che ho scelto è questa: continuare con la mia crescita personale, cominciando un viaggio senza data di ritorno.
Il 7 dicembre partirò, prima per Salonicco per trovare un amico, e poi alla volta di Bangkok.
È un viaggio dove l’unica cosa chiara è l’inizio. Passata la prima settimana circa, tutto dipenderà da chi incontrerò e da come andranno le cose.
A Bangkok non starò molto: non è un viaggio per stare nelle grandi città. Dopo esserci stato una settimana o giù di lì, mi dirigerò verso Chiang Mai nella parte nord del paese.
viveredirete prenderà da oggi una piega più personale e meno tecnica (meno SEO e più crescita).
Il Pirata salpa per il sud-est asiatico ragazzi nuove avventure in arrivo 😉