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L’innovazione e la libertà

Da Gabbianoj

L’innovazione richiede libertà

Questo è il concetto espresso da Sun Shuyun, una scrittrice e documentarista cinese,  in una discussione sull’Asia e l’innovazione, nel programma radiofonico della BBC Forum, a world of ideas.
Si dibatteva se e quanto l’Asia (e in particolare la Cina) innovasse, e quello che  emergeva dagli ospiti è che sebbene la Cina ricopra un ruolo importante nella produzione mondiale, questo non vale per l’innovazione.
E quella di Sun Shuyun era una delle possibili motivazioni, che direi di condividere.
Sun Shuyun si riferiva in particolare alla libertà intesa come diritti civili, commentando che se tu sei occupato a lottare per la tua libertà, allora i tuoi pensieri non spazieranno verso ciò che può diventare innovazione.

E non so se l’avevo già scritto, ma questo comunque rientra nel meccanismo secondo cui se sei preso continuamente da pensieri vari, il tuo cervello non starà lì ad essere creativo e a produrre idee.
Leggevo tempo fa come una condizione che agevola la creatività sia proprio quello che ora mi viene in mente come “mind-wandering”, cioè quando la tua attenzione non è focalizzata su qualcosa di particolare, ma i tuoi pensieri saltano liberi di argomento in argomento; questa condizione si facilita per esempio col gioco, o comunque con qualcosa che ti rilassa e ti distrae.

La trasmissione in cui il tema era dibattuto si intitolava The past and the future of Asian innovation, con Poh Kam Wong, Kenneth Cobonpue, Sun Shuyun; è disponibile in formato mp3 qui fino al 18 luglio, ed appartiene alle registrazioni podcast della trasmissione Forum, a world of ideas, che – come da descrizione – interroga filosofi, scienziati, politici, scrittori sugli argomenti più diversi.
L’elenco completo dei podcast della BBC è invece disponibile sul sito BBC podcasts.



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