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L’Inps assume con ritardo i disabili

Creato il 15 aprile 2014 da Leone_antonino @AntoniLeone
L’Inps assume con ritardo i disabili Finalmente l’Inps ha avviato la fase finale del processo di assunzione dei disabili che avevano sostenuto la selezione nel 2012 ed erano risultati idonei alle prove di selezione. Questa decisione arriva in ritardo rispetto all’entrata in vigore del d.l. n. 101/del 2013, il quale ha sbloccato le assunzioni dei soggetti disabili nelle pubbliche amministrazioni che presentavano una soprannumerarietà ed eccedenza del personale. L’Inps ha richiesto per la seconda volta la documentazione necessaria alle persone interessate all’assunzione in condizioni normative diverse rispetto al 2012 che consentono la conclusione positiva del processo di reclutamento. Grande soddisfazione ha espresso Diego Zardini, deputato veronese del PD, il quale con determinazione e pazienza è intervenuto in diverse occasioni per velocizzare la copertura delle quote riservati ai soggetti disabili nelle pubbliche amministrazioni ed in particolare nell’Inps. Diego Zardini ha dimostrato molta sensibilità rispetto a tale problematica con interventi puntuali: - una prima interrogazione del 26 luglio 2013 indirizzata a superare il blocco delle assunzioni delle categorie protette nelle pubbliche amministrazioni che presentano una soprannumerarietà ed eccedenza del personale; - un ordine del giorno del 24 ottobre 2013, presentato in Commissione Lavoro della Camera dei Deputati ed accolto dal Governo tramite il ministro della Pubblica Amministrazione dell’epoca, che sottolineava l’opportunità di assumere iniziative finalizzate a rendere reale il diritto del disabile ad accedere nel mondo del lavoro, eliminando gli ostacoli che si frappongono alla loro assunzione;
- una seconda interrogazione presentata il 28 novembre 2013, dopo l’approvazione del d.l. n. 101/2013, finalizzata a rendere trasparenti i dati relativi alle quote d’obbligo scoperte a favore delle categorie protette, a porre attenzione ai tempi di attuazione degli adempimenti previsti dal decreto affinché le aspettative delle categorie protette non vengano disattese da comportamenti dilatori e burocratici e ad accelerare il completamento del processo di assunzione dei soggetti disabili risultati idonei nella selezione da parte dell’Inps.
Il piano programmatico dell’Inps finalizzato all’assunzione dei disabili prevede il reclutamento di 250 persone in tutta Italia, di cui 18 nel Veneto e 5 a Verona. Occorre tenere presente che le scoperture dei disabili all’Inps, calcolate nel 2011, sono 495.
“Dopo la conclusione positiva, anche se con ritardo, del processo di reclutamento da parte dell’Inps – dichiara Diego Zardini – occorre porre attenzione alle assunzioni dei disabili nelle altre pubbliche amministrazioni affinché non venga disattesa con comportamenti omissivi e dilatori la posizione assunta dal Governo in merito all’ordine del giorno presentato dal sottoscritto ed accolto dal Ministro della pubblica amministrazione”.
Si ricorda che Diego Zardini ha presentato una proposta di legge che si pone i seguenti obiettivi:
- “rendere sempre più reale e stabile il diritto del disabile ad accedere al mondo del lavoro eliminando quegli ostacoli che si frappongono alle assunzioni dei disabili nel caso in cui il datore di lavoro pubblico presenti una pianta organica con personale in eccedenza e soprannumerario;
- obbligare i datori di lavoro pubblici a pubblicare sul proprio sito istituzionale i dati relativi alle quote d’obbligo scoperte a favore delle categorie protette”.
La trasparenza delle informazioni permette ai cittadini di conoscere i comportamenti delle pubbliche amministrazioni rispetto allo stato di assunzione delle categorie protette e gli organi di controllo di intervenire nel caso in cui i datori di lavoro pubblici non rispettino le disposizioni di legge in materia di assunzione delle categorie protette.
Diego Zardini anticipa che in questi giorni presenterà una nuova interrogazione affinché i datori di lavoro pubblico ed il dipartimento della funzione pubblica pubblichino nel proprio sito istituzionale i dati relativi alle quote d’obbligo scoperte a favore delle categorie protette e pongano attenzione ai tempi di attuazione degli adempimenti al fine di velocizzare il processo di reclutamento dei disabili.

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