Non di rado i veri nemici di Napoli sono proprio i Napoletani: i commenti più inappropriati e le critiche più feroci vengono mosse proprio da chi dovrebbe conoscere difetti, ma anche pregi, della città. Vivere a Napoli non è affatto facile, troppe contraddizioni, troppe complessità… e poi, diciamocelo chiaramente, fa parte dei “grandi classici” andare contro al posto in cui sei nato e cresciuto: da che mondo è mondo, nelle comparazioni l’erba del vicino è comunque più verde e le altre città sembra debbano offrire -per forza di cose- qualcosa in più!
Facile poi se il metro di paragone diventa la qualità dei servizi, il benessere economico e un lavoro per tutti: in tal caso (come è giusto che sia) Napoli scivola in fondo alla classifica. Altra sorte però, se la valutazione avviene in base a ben altri criteri che hanno a che fare con le ragioni del cuore, con lo stile di vita, con il clima e la cultura, più che con il benessere dei soldi.
Eppure, come dicevamo in precedenza, sono proprio i napoletani (spesso) a mortificare la città, come accaduto in questi giorni sulla Tv nazionale dove, un’insegnate del Liceo Mazzini di Napoli, si è lasciata andare ad un commento superficiale e inaccettabile davanti a migliaia di telespettatori, come segnalato dallo storico Angelo Forgione.
Nel corso di un’intervista effettuata per promuovere la straordinaria iniziativa del Mazzini, primo in Italia ad ospitare un cane per i non vedenti, la prof esclama: «Una volta tanto possiamo essere orgogliosi di essere napoletani». Fa una certa impressione sentire una simile esclamazione proprio da una professoressa che, visto il suo bagaglio culturale, dovrebbe essere orgogliosa per i tantissimi primati che la città di Napoli ha collezionato nella storia e, non da meno, per la millenaria cultura che si porta dietro arricchendo il mondo!