L'insostenibile leggerezza

Creato il 19 maggio 2011 da Ubiquechic

Istintiva come un orlo di organza al vento e sbadata come la manica di un abito in voile di seta.
Inconsistente, vacua, evanescente.
Leggera.
La frivolezza di un pomeriggio in riva al mare, tra odore di salsedine e punti neri evidenziati dal sole.
La digeribilità di una cena di pesce fresco, tra limone sulle dita e bollicine sulle labbra.
La lievità di una barzelletta, di una smorfia, di una gaffe, di una macchia di gelato al pistacchio.
Lo sguardo d'intesa con un'amica, superfluo ma giocoso.
Il colore vivido dello smalto rosso appena steso, passeggero ma appagante.
La battuta ironica di una commedia, effimera ma brillante.
Non condivido l'accezione negativa che culturalmente accompagna il concetto di leggerezza.
La leggerezza è un dono, un'attitudine, un ingrediente fondamentale per la perfetta riuscita della ricetta della forza d'animo e, per contro, incontrarla e intrattenersi con lei non è sempre cosa così banale e possibile.
Io la reputo perfino elegante... elegante e raffinata, come tutto ciò che è autentico e spontaneo.
Ognuno di noi dovrebbe avere in armadio un capo aereo, che svolazzi e che sfarfalli.
Che sia un abito, una gonna o una camicia, almeno una mattina ogni tanto la gravità non andrebbe indossata.
È questo il mio consiglio di stile della giornata.
L'insostenibile leggerezza