La settimana scorsa sono apparsi, nell'isolato dove abito, minacciosi cartelli con divieti di sosta temporanei che avvisavano dell'inizio di lavori sulle tubature del gas. Macchine fora dai ball. Sessanta posti auto in meno. Vabbè. Dopo un paio di giorni gli stessi minacciosi cartelli appaiono anche sotto casa mia e in altre due strade; nel frattempo, la prima via era ancora interessata dai lavori, anzi, diciamo che hanno aperto la strada, posto in evidenza la tubatura, transennato e lasciato lì lo sgarro, tanto una buca in più o in meno che vuoi che sia. Voglio dire, ratio vorrebbe che prima fnisci in una strada e poi attacchi l'altra, sennò togli centocinquanta posti auto e la gente ti schifa e tenta di seppellire gli operai nella conduttura interessata ma la ratio è credo sepolta da tempo, per cui stiamo così, con tutto l 'isolato bucato a gruviera, polvere che si mischia alla munnezza lasciata in strada, le macchine parcheggiate a tetris ultimo livello che stai per scoppiare e i camioncini che raccolgono la munnezza che non sai più dove stanno perchè le strade sono chiuse e i sacchetti abbandonati in strada lievitano. Qui nell'Urbe la primavera si confonde con l'estate, a mezzogiorno fanno ventitrè gradi e la puzza di monnezza mi riporta indietro nello spazio tempo, Napoli 1983. Comunque. Dopo una settimana di staus quo, L'Italgas ha lasciato altri simpatici cartelli per scusarsi del disturbo arrecato, prontamente reinterpretati dai residenti del quartiere che hanno aggiunto a penna: nun te scusà ma levati da lì coglioni, annate a trivellà ar campidoglio, invece de scusatte lavora, annate a morì ammazzati eccetera eccetera.Come ulteriore difficoltà (poi forse guadagnamo una vita, due bonus e passiamo a due livelli successivi, non so) i vecchietti del quartiere assiepati intorno ai lavori in corso hanno riferito che da questa settimana gli operai lavoreranno mezza giornata; voglio dire tu allora vuoi che la gente ti ammazza gli operai, sennò non me lo spiego; vuoi ridurre i costi del lavoro ma non puoi licenziare e quindi mandi in giro per l'Urbe operai a sgarrare le strade a cazzo, così, senza senso. Ieri alle tredici Apocalips now: uomini donne bambini vecchi cani esercenti ambulanti inquilini zingari comitati di quartiere piccioni e Punzy contro l'Italgas; la violenza della folla inferocita contro lo strapotere delle istituzioni corrotte, mancavano solo le torce incendiarie; i vigili si sono ben guardati dall'intervenire, tipo la NATO che se la guerra non si fa sui paesi seduti sul petrolio degli USA fa finta di non vedere i dittatori pazzi che usano i civili come birilli; e tanti gli strilli e tante le minacce che alla fine è venuto un tizio dell'Italgas a dare una data di fine lavori.Il 9 aprileocchei, vabbè, ancora qualche giorno di sofferenza e abbiamo finito, visto? tra galantuomini ci si capisce, peccato che il sottoproletariato urbano debba sempre fare la guerra per ottenere ciò che gli spetterebbe di diritto ma c'est la vie, l'importante è la conquista!Questa mattina gli operai non si sono presentati Adesso scusatemi, devo lasciarvi.Sto svuotando le lettiere dei gatti.
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La settimana scorsa sono apparsi, nell'isolato dove abito, minacciosi cartelli con divieti di sosta temporanei che avvisavano dell'inizio di lavori sulle tubature del gas. Macchine fora dai ball. Sessanta posti auto in meno. Vabbè. Dopo un paio di giorni gli stessi minacciosi cartelli appaiono anche sotto casa mia e in altre due strade; nel frattempo, la prima via era ancora interessata dai lavori, anzi, diciamo che hanno aperto la strada, posto in evidenza la tubatura, transennato e lasciato lì lo sgarro, tanto una buca in più o in meno che vuoi che sia. Voglio dire, ratio vorrebbe che prima fnisci in una strada e poi attacchi l'altra, sennò togli centocinquanta posti auto e la gente ti schifa e tenta di seppellire gli operai nella conduttura interessata ma la ratio è credo sepolta da tempo, per cui stiamo così, con tutto l 'isolato bucato a gruviera, polvere che si mischia alla munnezza lasciata in strada, le macchine parcheggiate a tetris ultimo livello che stai per scoppiare e i camioncini che raccolgono la munnezza che non sai più dove stanno perchè le strade sono chiuse e i sacchetti abbandonati in strada lievitano. Qui nell'Urbe la primavera si confonde con l'estate, a mezzogiorno fanno ventitrè gradi e la puzza di monnezza mi riporta indietro nello spazio tempo, Napoli 1983. Comunque. Dopo una settimana di staus quo, L'Italgas ha lasciato altri simpatici cartelli per scusarsi del disturbo arrecato, prontamente reinterpretati dai residenti del quartiere che hanno aggiunto a penna: nun te scusà ma levati da lì coglioni, annate a trivellà ar campidoglio, invece de scusatte lavora, annate a morì ammazzati eccetera eccetera.Come ulteriore difficoltà (poi forse guadagnamo una vita, due bonus e passiamo a due livelli successivi, non so) i vecchietti del quartiere assiepati intorno ai lavori in corso hanno riferito che da questa settimana gli operai lavoreranno mezza giornata; voglio dire tu allora vuoi che la gente ti ammazza gli operai, sennò non me lo spiego; vuoi ridurre i costi del lavoro ma non puoi licenziare e quindi mandi in giro per l'Urbe operai a sgarrare le strade a cazzo, così, senza senso. Ieri alle tredici Apocalips now: uomini donne bambini vecchi cani esercenti ambulanti inquilini zingari comitati di quartiere piccioni e Punzy contro l'Italgas; la violenza della folla inferocita contro lo strapotere delle istituzioni corrotte, mancavano solo le torce incendiarie; i vigili si sono ben guardati dall'intervenire, tipo la NATO che se la guerra non si fa sui paesi seduti sul petrolio degli USA fa finta di non vedere i dittatori pazzi che usano i civili come birilli; e tanti gli strilli e tante le minacce che alla fine è venuto un tizio dell'Italgas a dare una data di fine lavori.Il 9 aprileocchei, vabbè, ancora qualche giorno di sofferenza e abbiamo finito, visto? tra galantuomini ci si capisce, peccato che il sottoproletariato urbano debba sempre fare la guerra per ottenere ciò che gli spetterebbe di diritto ma c'est la vie, l'importante è la conquista!Questa mattina gli operai non si sono presentati Adesso scusatemi, devo lasciarvi.Sto svuotando le lettiere dei gatti.
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