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L’insostenibile leggerezza di un rotolo

Creato il 28 marzo 2011 da Fishcanfly @marcodecave

 

Il disaccordo con la merda è metafisico. Il momento della defecazione è la prova quotidiana dell’inaccettabilità della Creazione. (da L’Insostenibile Leggerezza dell’Essere di Milan Kundera)

Da quando ero piccolo ho sempre pensato che più carta igienica c’era a casa più eravamo ricchi. Magicamente la carta igienica mi faceva stare davvero bene. C’era una sicurezza matematica in tutto ciò. Un rotolone era un pugno di giorni di ricchezza. Due rotoloni erano l’abbondanza di una settimana.

Una gloriosa settimana di merda. E ringraziando dio, in fondo, perché finché c’è merda c’è speranza.

La merda è un problema teologico più arduo del problema del male. Dio ha dato all’uomo la libertà e quindi, in fin dei conti, possiamo ammettere che egli non sia responsabile dei crimini perpetrati dall’umanità. Ma la responsabilità della merda pesa interamente su colui che ha creato l’uomo.(ibidem)

Poi diventato più grande scoprii che tutto ciò ce l’hanno insegnato i Rotoloni Regina dietro cui corre l’intero genere umano. Su un perfetto mondo di merda (scusate la caco-fonia).

L’insostenibile leggerezza di un rotolo

Flotte di umani con espressioni ebeti che su prati immacolati e strade senza buche , ma soprattutto senza la cena della sera prima di Fido, che corrono inseguendo qualcosa. Senza una precisa meta. Una meta che, se anche c’è, non è una delle più allettanti. Come se per i pannolini si dovesse fare una maratona.

D’altronde i tempi stanno cambiando: si potrebbero abbattere meno alberi per annoverare la poltiglia della pizza ai peperoni di due giorni fa tra le fonti di produzione di energia rinnovabile.

Solo allora, finalmente, realizzeremo il sogno di Piero Manzoni. Ma, vi prego, continuate ad usare la carta igienica.

L’insostenibile leggerezza di un rotolo

 



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