L'inspiegabile (?!?) pratica dei Meridionali candidati con la lega

Creato il 25 gennaio 2013 da Ilazzaro @Ilazzaro

  

Non sono serviti i casi Belsito e Rosi Mauro, meridionali d'origine che hanno fatto "fortuna" nel politburo della Lega per l'indipendenza della padania.

Nuovi esperimentii di terroni candidati col partito di Borghezio e Salvini, si materializzano all'orizzonte, con la valigia in mano...("valigia di cartone fa rima con terrone" cit. Bossi Umberto durante un comizio).

Onestamente è un'abitudine che non comprendo. Sarà una forma di masochismo latente?

Oggi leggo di Paolo Naccarato, calabrese di 55 anni.

Dalla Calabria con furore, da Cossiga a Tremonti, passando per Prodi. C‘è chi per candidarsi in Lombardia, con la Lega Nord, ha attraversato tutta la penisola, partendo da Catanzaro. Così ha fatto Paolo Naccarato, 55 anni, avvocato, giornalista, una vita in politica a servire, anche dall’alto di incarichi presitigiosi, la sua terra. Non solo un uomo del sud, ma anche sottosegretario del governo Prodi che ora si è scoperto improvvisamente leghista.

Indossato il fazzoletto verde, Naccarato ha in un certo senso rinnegato una vita spesa al servizio di Francesco Cossiga, di cui era un fedelissimo. Del resto, aveva già dato prove di andirivieni politici: fu prima consigliere regionale in Calabria, sotto la presidenza di Giuseppe Chiaravalloti (Pdl). Per poi approdare a Roma, nominato sottosegretario dal governo Prodi con delega alle Riforme e ai Rapporti con il Parlamento: era il 2006. Cascato il governo Prodi, Naccarato si è rituffato nella sua terra sempre al fianco del centrosinistra, questa volta sottosegretario alla giunta Agazio Loiero.(Blitz)

Davvero ci risulta difficile da capire come un meridionale possa tollerare la costanza dell'insulto leghista che trascende nel razzismo evidente. Incomprensibile poi quando la terra d'origine è quella dei Briganti che diedero filo da torcere a Cialdini e ai suoi eserciti. Al punto di candidarsi sotto quelle insegne che richiamano ad un senso di mortificazione costante per il Sud. Una pratica inspiegabile, come i cerchi nel grano e le scie chimiche

La terra d'origine è come una madre, talvolta matrigna ma pur sempre nutrice.


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