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L'instancabile Renoir, maestro di buon umore

Creato il 22 ottobre 2013 da Artesplorando @artesplorando

L'instancabile Renoir, maestro di buon umore

Pierre-Aguste Renoir

Magro, timido, nervoso, povero. Così era Auguste Renoir quando dipingeva i suoi primi quadri. Era nato a Limoges nel 1841, ma la famiglia si era trasferita a Parigi che lui aveva solo tre anni. Il padre lo voleva decoratore di porcellane, lui però amava la pittura e riuscì a spuntarla entrando all'Ecole de Beaux-Arts a vent'anni. Da allora non smise mai di dipingere. Era un irregolare, sempre alla ricerca di nuove forme espressive. Ed è proprio per seguire la sua evoluzione artistica che i curatori della mostra  alla Gam di Torino, hanno deciso di suddividerla in nove sezioni. Sessanta opere per raccontare tutto Renoir dal 23 di ottobre a al 23 febbraio 2014. Dalla pittura en plein air con Monet a Chailly alla crisi dopo aver visto, durante il viaggio in Italia, gli affreschi di Raffaello. Con gli amici Monet, Manet, Degas, Fantin-Latour, al caffè Guerbois Renoir poneva le fondamenta dell'arte moderna. Lui era il più taciturno. Gli studi insufficienti lo rendevano insicuro. Non nella pittura però. Era maestro nei ritratti, nei nudi, nelle nature morte. Instancabile, proiettava il suo buon umore nelle tele. La boheme però per lui durò poco. Le sue opere venivano vendute a 100 franchi dal mercante Durand-Ruel, ma quando conobbe Georges Charpentier, l'editore di Zola, che gli aprì la porta di casa sua e dei salotti buoni, la sua vita cambiò. Renoir soffriva di artrite reumatoide, eppure non si lamentava mai. Negli ultimi anni si trasferì al sud della Francia e dipingeva su una sedia a rotelle con i pennelli legati ai polsi continuando a sperimentare. La sera del 2 dicembre del 1919 disse: "Forse comincio a capire qualcosa". Il giorno dopo era morto.Per tutte le info sulla mostra: www.gamtorino.it

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