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L’Inter ha ingranato la marcia per l’Europa

Creato il 29 aprile 2015 da Alex80
L'Inter ha ingranato la marcia per l'Europa: grandi meriti di Roberto ManciniL’Inter ha ingranato la marcia per l’Europa: grandi meriti di Roberto Mancini

L’Inter ha ingranato la marcia: dopo il 2-1 di Udine, l’Europa League è davvero ad un passo. Note positive da Lukas Podolski, finalmente in rete

L’Inter ha ingranato la marcia per l’Europa. Finalmente, verrebbe da dire. Ad Udine, la squadra di Roberto Mancini non ha brillato, ma ciò che più conta, in questo particolare momento della stagione, è portare quanti più punti a casa per poi poter tirare le somme tra un mese o poco più.

Nonostante, sul piano della prestazione, i nerazzurri abbiano palesato un evidente passo indietro rispetto le precedenti sfide contro il Verona (3-0), Milan (0-0, ma derby dominato) e Roma (2-1), l’Inter ha ingranato la marcia per l’Europa: difatti, nel giro di quattro gare, complice anche il momento di crisi nera della Fiorentina, stasera impegnata allo ‘Juventus Stadium‘, Andrea Ranocchia e compagni hanno praticamente azzerato il gap che li separava dall’obiettivo minimo stagionale, la conquista di un posto nella prossima Europa League.

L’Inter ha ingranato la marcia anche perché Mancini, da abile stratega, è stato capace di modificare strada facendo, in corsa, il credo tattico con il quale si era presentato lo scorso novembre alla Pinetina. Si era partiti con un offensivo 4-3-3, idea di gioco corroborata da un mercato di gennaio condotto nel solco di quello schema, con gli acquisti di Xherdan Shaqiri e Lukas Podolski; quindi, con il passare delle gare, il ‘Mancio’ si è reso conto dell’inapplicabilità di tale assetto con i giocatori in suo possesso, specialmente i centrocampisti. Fredy Guarin, infatti, si configura per essere piuttosto anarchico in campo, maggiormente portato alla conclusione ed alla finalizzazione che al creare gioco in cabina di regia; Marcelo Brozović si sta inserendo gradualmente nell’universo nerazzurro, e Gary Medel, l’intoccabile del tecnico, tutto è fuorché un abile tessitore di trame ordite di bel calcio.

Quindi, Mancini, ha preferito optare per il 4-3-1-2, rispolverando dalla panchina il brasiliano Hernanes, rilanciato finalmente nel suo ruolo prediletto di ‘volante’, ma dietro le punte. Tale nuovo modulo è risultato congeniale persino per le caratteristiche di Mateo Kovačić, il quale, impiegato nella posizione di interno sinistro, sta dimostrando di potersi districare al meglio, liberando la sua enorme qualità tecnica al servizio degli avanti nerazzurri. Note positive, oltre che dai due fantasisti della Beneamata, sono giunti nelle ultime due gare addirittura da Lukas Podolski. L’attaccante tedesco non resterà all’Inter dopo il 30 giugno, il suo rientro all’Arsenal è già scritto. Però … nelle ultime due gare, schierato in una posizione leggermente arretrata, quasi sulla linea di Hernanes, ha confezionato l’assist per Mauro Icardi nel gol vittoria sulla Roma e, ieri, al ‘Friuli‘ di Udine, ha trovato la sua prima gemma nerazzurra valsa tre punti pesanti come il piombo.

E poco importa se l’Udinese, a conti fatti, avrebbe anche meritato il pareggio in virtù di una gran partita condotta in 9 contro 11, e con un rigore contro concesso in maniera piuttosto dubbia dall’arbitro Rocchi: l’Inter ha ingranato la marcia per l’Europa, e statene pur certi, non la mollerà finché non avrà raggiunto il suo obiettivo.


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