L’intermittenza
di Andrea Camilleri
Titolo: L’intermittenza
Autore: Andrea Camilleri
Serie: //
Edito da: Mondadori
Prezzo: 12.00 €
Genere: “Thriller finanziario”
Pagine: 171 p.
Trama: Il romanzo è stato definito dalla critica letteraria come “thriller finanziario” poiché riguarda il mondo delle imprese industriali con le loro segrete e spregiudicate trame, che includono imbrogli e mosse a svantaggio degli onesti lavoratori, vittime sacrificali di un sistema finalizzato alla massimizzazione dei guadagni. La storia si svolge ai nostri giorni, ambientata nel clima della crisi economica, dove il capitalismo italiano cerca di sopravvivere comprando a bassi costi le imprese che stanno fallendo dalle quali trarranno grandi utili svuotandole della manodopera operaia. Lo scambio di proprietà e le vicende giuridico-economiche concernenti l’azienda avvengono con un sottofondo di mogli fedifraghe a loro volta tradite, di nipotine in carriera con l’aiuto di parenti vecchi satiri, di sottosegretari che chiudono un occhio, e talora tutti e due, in cambio di appoggi politici e finanziari, di ingenui lavoratori, che ancora credono nella legge, arrampicati su una gru per rivendicare i loro diritti. In questa condizione di ingiustizia che è specchio della situazione odierna, alla fine sarà il più forte e cinico a prevalere.
di Pidachu
Da un romanzo di Camilleri, sinceramente, mi sarei aspettato molto di più. Ne ho sempre sentito parlare in termini magniloquenti. La storia è assolutamente interessante, oltre ad essere una critica al cinismo e all’ingiustizia del sistema economico odierno ma, vista l’enorme quantità di nomi presenti, lascia cadere facilmente in confusione.
Mauro De Blasi è il manager dell’azienda di cui si parla nel libro. Camilleri lo trasforma nella perfetta entità che, al giorno d’oggi, amministra le aziende. Cinico, spietato e con un solo obiettivo: massimizzare i profitti dell’azienda, anche se questo vuol dire calpestare i dipendenti e i loro già miseri salari. Il romanzo si articola sullo sfondo della crisi economica che aleggia sul nostro paese e la cui morsa si abbatte inevitabilmente sul sistema aziendale. In questa ottica si giustifica l’acquisizione che la ditta menzionata nel libro sta cercando di portare a termine, acquisizione portata avanti dallo stesso manager attraverso una serie di imbrogli e cavilli legali, che infine si rivelerà svantaggiosa per l’azienda soccombente, ma un trionfo per il “capitalista cattivo”, che riuscirà a comprare ad un prezzo stracciato pacchetti azionari dal valore estremamente elevato. Anche i personaggi femminili descritti nel libro sono la perfetta incarnazione della tipica donna incline al tradimento e alla bugia pur di salvaguardare il proprio status di persona immensamente ricca.
Come accennavo, però, non sempre il realismo basta a carpire l’attenzione del lettore che, nel tentativo di capacitarsi della sovrabbondante presenza di nomi, spesso si annoia per via della prolissità e dell’eccessiva focalizzazione su alcuni dettagli irrilevanti che contribuiscono a rallentare il flusso della narrazione. Lo consiglierei comunque per farsi un’idea vera e priva di censure, tipiche del giornalismo, della realtà in cui viviamo.
Andrea Camilleri è nato nel 1925 in Sicilia, in provincia di Agrigento. E’ autore di oltre sessanta romanzi. Tra le sue opere più importanti e conosciute ricordiamo la serie de Il Commissario Montalbano, da cui è stata tratta l’omonima serie tv. Le sue opere gli hanno fruttato diversi riconoscimenti e la fama di uno dei più importanti scrittori nel panorama italiano.