La Casa Bianca è pronta a ordinare il black-out forzato di Internet in caso di emergenza. È quanto prevede un provvedimento di legge approvato dalla Commissione per la Sicurezza nazionale e gli Affari governativi del Senato americano che conferisce al Presidente il potere di bloccare i circuiti della Rete nel caso si presenti il rischio di “un cyber-attacco in grado di causare danni elevati e perdite di vite umane” (La Stampa).
Il provvedimento, conosciuto come Internet Kill Switch (= Interruttore ammazza Internet) coinvolge un certo numero di aziende del settore individuate dagli esperti del governo americano: provider di servizio a banda larga, motori di ricerca e società produttrici di software, e assegna al presidente l’autorità di chiedere loro di staccare la spina al fine di proteggere la Rete Internet nazionale e le infrastrutture collegate da eventuali attacchi, virtuali e non.
La decisione è stata accelerata probabilmente dall’attacco subito da Google e da una trentina di aziende americane lo scorso dicembre, quando hacker di possibile provenienza cinese violarono mail e sistemi di sicurezza blindati: le connessioni possono essere sospese per un limite massimo di 120 giorni (oltre il quale è necessaria l’autorizzazione del Congresso).
In merito all’uccisione di Internet, il governo Americano farebbe bene a chiedere consulenza a Telecom, ad oggi la maggiore esperta nel settore.