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L'intervista abortita

Creato il 21 maggio 2014 da Straker
L'intervista abortita
Il controllo del C.I.C.A.P. sull'informazione appare sempre più insidioso e capillare. I tentacoli del Comitato pseudo-scientifico si protendono in mille direzioni cosicché, come una piovra gigante, esso stritola le ultime voci libere o almeno desiderose di esserlo. Il modus operandi è collaudato: emissari del Comitato si occupano di "convincere" i giornalisti ancora recalcitranti e poco disposti ad assecondare i Diktat dei negazionisti. Così accade che vecchie e nuove leve del giornalismo, vuoi perché subornate da lusinghe, vuoi perché è conveniente salire sul carro dei vincitori, decidono di cambiare casacca. E' il caso di una giornalista in erba, fresca di tesserino dell'albo. Costei ha pensato bene di voltare pagina e, dopo un inizio cristallino, ha operato un cambiamento di campo per seguire le ferree istruzioni di alcuni depistatori della pagina Facebook, "Le scie chimiche sono una cazzata". Così ha inviato una serie di domande, spacciate per sue, ma scritte (male!) da protagonisti della disinformazione. Sono quesiti evidentemente provocatori, tendenziosi e capziosi cui abbiamo risposto per le rime e con asserzioni incontrovertibili. La redattrice ha avuto, però, un ripensamento e non ha più pubblicato l'intervista per cui aveva insistito sino quasi a diventare petulante. Chissà perché...
M.G. - Lei è anche Presidente del Comitato Tanker enemy, una dedizione nata da una sua personale passione per cui esclude che vi sia scopo di lucro verso le sue battaglie? Ultimamente attraverso la sua pagina Facebook, però, leggiamo delle richieste di aiuto economico accorato che lei fa a chi la sostiene. Ci spiega il perché?
R.M. - Si potrebbe girare la domanda al C.I.C.A.P. Il Comitato non dovrebbe occuparsi di fenomeni cosidddetti "paranormali"? Perché il C.I.C.A.P. chiede il 5x1000? Il C.I.C.A.P. non si finanzia con la vendita di una rivista pseudo-scientifica e tutta una serie di altre pubblicazioni?
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M.G. - Questa sua attività di ricerca le ha portato molti problemi con i ‘debunker’ o quelli che lei definisce ‘negazionisti/disinformatori’. A suo parere sono pagati per ‘depistare’ la sua linea? Chi li pagherebbe?
R.M. - Potremmo definirli mercenari. Questo sono, visto che sono soggetti ben organizzati e gestiti da uno Stato molto generoso, quando si tratta di finanziare i depistatori ed avaro con pensionati ed indigenti. Ovviamente ciò è confermato dal fatto stesso che questi possono commettere reati senza essere perseguiti. In ogni caso, il termine "negazionisti" è quanto mai appropriato, perché essi negano le evidenze e le verità più palmari. Anche l’epiteto “disinformatori” si addice a chi propala sciocchezze e bugie.
M.G. - Pochi giorni fa ha fatto un esposto sulla geoingegneria. Visto che ha avuto spesso modo di lamentarsi della magistratura, questo vuol dire che ne ritrova fiducia?
R.M. - Non ho fiducia nella Massoneria e quindi nemmeno nella Magistratura affiliata alla Massoneria, ma nel mucchio, magari, si trova un magistrato onesto come il Giudice Paolo Ferraro che, essendo integerrimo, è stato estromesso dalla magistratura. Inoltre la presentazione di denunce e di esposti vuole essere un pungolo per chi dovrebbe adempiere il proprio dovere. Noi, in quanto cittadini, denunciamo i delitti di cui veniamo a conoscenza; è compito altrui procedere nei confronti dei responsabili.
L'intervista abortitaM.G. - Gli scettici e gli operatori di settore l'hanno contattata per effettuare insieme un'analisi in quota ma lei ha rifiutato, perché? Potrebbe suggerire un protocollo di analisi, sempre da effettuare insieme, che lei riterrebbe probante e al quale accetterebbe di partecipare?
R.M. - I cosiddetti “esperti del settore” hanno proposto di salire in quota, a bordo di un aereo, dotati di provetta per il prelievo di campioni d’aria. Mi spiega come sia possibile raccogliere l’aria con una provetta? Ridicoli e patetici i negazionisti, come sempre.
M.G. - Pochi giorni fa ha creato un organigramma in cui evidenzia gli enti che sono collusi in questo processo di disinformazione: annovera l’aeronautica militare, l’I.N.G.V., il C.I.C.A.P. e tanti altri. Ci spiega anche che tipo di legame unisce questi enti?
R.M. - Per collegare i puntini basta togliere le fette di prosciutto dagli occhi.
M.G. - Le scie chimiche sono un avvelenamento mondiale a quanto pare. Secondo lei a che pro i ‘potenti del mondo’ pagherebbero queste colossali operazioni?
R.M. - Se le chiedessi a che scopo vengono spacciati gli inceneritori per termovalorizzatori, lei che cosa risponderebbe? Le guerre non costano, non richiedono giganteschi investimenti? Eppure "per le guerre i denari si trovano sempre", ci insegna l'ottimo Manzoni.
M.G. - Se la geo ingegneria (sic) clandestina (come rivela anche il termine) deve agire all’oscuro di tutti, a suo parere com’è possibile che i documenti rilevanti siano stati messi in circolo sul web (sic)?
R.M. - La geoingegneria ufficiale e cioè orientata al solar radiation management non può essere confusa con la cosiddetta geoingegneria clandestina, il cui principale obiettivo strategico coincide con la creazione di strati di atmosfera con caratteristiche simili a quelle della ionosfera. Ciò implica l’uso degli stessi metalli che la geoingegneria ufficiale impiegherebbe per lo scopo “ufficiale” di proteggerci dal Sole. Per questo motivo quei documenti sono praticamente fumo negli occhi!
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M.G. - Passiamo all’aspetto pratico: ha spesso dichiarato che sopra la sua citta' passano, con cadenza quasi quotidiana, aerei che lasciano le scie cosiddette chimiche a quota di 2 o 3 mila metri; avete mai pensato, con il suo Comitato, di fare qualche giro su un aereo da turismo, che raggiunge tranquillamente i 5000 metri di quota, armato di telecamera per filmare dall'alto le scie che starebbero a quel punto sotto di lei?
R.M. - A che scopo? Se osservo un aereo volare al di sotto di una nube bassa, perché dovrei osservarlo dall’alto? Che motivo ci sarebbe?
M.G. - Prendiamo come esempio il caso della sua regione. Secondo il suo parere quanti sono gli aerei coinvolti nell’operazione? Di quante sostanze (grammi, chili, tonnellate) parliamo per irrorarla?
R.M. - Ha idea di quanti aerei commerciali sorvolano l’intero globo ogni giorno? Ecco. Faccia il conto al posto mio. Se vuole, le presto una calcolatrice.
M.G. - Ha spesso dichiarato che tra le sostanze irrorate c'e' anche il batterio escherichia coli; questi batteri aviodispersi non dovrebbero morire a causa degli shock termici?
R.M. - La contaminazione da questi batteri è certificata da eventi di cui la cronaca si è occupata in questi ultimi anni. Non sta a noi spiegare come questi stiano contaminando terreni e piante solo da qualche lustro a questa parte. Comunque Vincent Freeman del Carnicom institute dà conto delle ricerche approfondite che saranno a breve intraprese a proposito di batteri reperiti nei filamenti (le fibre estratte dalla pelle delle persone affette dal Morgellons ed i filamenti dispersi in atmosfera, n.d.r.): sembrano essere forme di vita anomale, probabilmente frutto di bioingegneria. Non sa poi che alcune specie di batteri sono estremofile, ossia in grado di sopravvivere in condizioni ed ambienti repulsivi che sarebbero letali per altri organismi?
M.G. - Nel suo blog dichiara che le irrorazioni di metalli servono a rendere elettroconduttiva l’atmosfera. Com’è possibile che questo non influisca sulle linee di alta tensione che sono isolate soltanto dall’aria?
R.M. - Lo scopo principale delle attività di aerosol clandestine è quello di abbattere l’umidità atmosferica, impedendo la formazione di fronti imbriferi. Questo perché le idrometeore disturbano i segnali in banda Ka, come indicato in questo articolo.
M.G. - Lei si batte ogni giorno contro questo che, a suo parere, è un alter ego dell’ecomafia. Ha mai pensato, invece, di rivolgere le sue energie anche contro forme d’inquinamento come quella dell’interramento dei rifiuti tossico nocivi e lottare contro la camorra, una triste realtà italiana?
R.M. - In questi anni ci siamo occupati anche spesso di questi argomenti. Sui nostri portali troverà riferimenti anche ad innovativi sistemi per lo smaltimento dei rifiuti, opportunamente occultati da un sistema politico-affaristico-delinquenziale (la differenza fra Stato e criminalità organizzata è molto sfumata) più propenso a costruire inceneritori oppure a speculare sulle discariche. Un esempio a questo link. Infine il blog Tanker enemy è dedicato alla geoingegneria illegale ed a temi connessi. Di che cosa ci dovremmo occupare? Di origami?

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