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L’intestino felice – Giulia Enders

Creato il 26 agosto 2015 da Serenagobbo @SerenaGobbo
Intestino felice

Intestino felice

Non aspettatevi consigli dietetici, si tratta solo di una lunga spiegazione su come funziona il nostro apparato digestivo; però il modo in cui è esposta, rende tutto molto appassionante, anche perché la Enders, medico, ricorre a informazioni che non sono ancora del tutto di dominio pubblico, in quanto le ha ricavate da congressi chiusi ai più, i cui contenuti hanno bisogno di alcuni anni prima di diffondersi.

Alcune cose non le sapevo. Ad esempio, che il colon si dovrebbe svuotare ogni giorno di un terzo del suo contenuto (perché la sua forma è divisa in tre segmenti, uno ascendente, uno orizzontale e uno discendente). Se però si prendono lassativi,

può capitare di svuotare interamente il colon, cioè tutte e te le parti di cui è composto, e spesso bisogna aspettare tre giorni prima che si riempia di nuovo a sufficienza. Chi non conosce la regola dei tre giorni fa in tempo a inquietarsi di nuovo. Ci risiamo? Non so andando al gabinetto neppure il terzo giorno? E allora – paff – ingoia un’altra pastiglia o scioglie una polverina in acqua. E’ un circolo vizioso del tutto inutile.

Altra cosa che non sapevo: le impressioni olfattive raggiungono il cervello in maniera diretta, mentre gli altri sensi lo fanno in maniera più indiretta. Non solo: noi sogniamo con tutti i sensi, ma non con l’olfatto.

Molte pagine sono dedicate alla flora batterica, che può influenzare non solo la digestione ma anche l’eventuale obesità e, soprattutto, l’umore, tanto da favorire o contrastare la depressione e influenzare la voglia di vivere. Ho già letto in altri testi che l’alimentazione può influire sull’aggressività, ma qui si parla proprio dell’istinto naturale di vivere.

Infine, mi limito a spezzare una lancia a favore di una pulizia non disinfettata.

Più sono alti gli standard igienici di un paese, più sono diffuse le allergie e le malattie autoimmuni.

Basta con questa fissa di disinfettare pavimenti e superfici. Un po’ di batteri ci devono essere, anche per l nostro bene. La pulizia si ottiene con la diluizione (riducendo la densità dei germi, ad esempio cambiando l’aria di una stanza o lavando frutta e verdura), cambiando temperatura (sopra i 40°C muore la maggior parte degli E. Coli), oppure asciugando (se asciughiamo bene gli alimenti si conservano più a lungo).

Una cosa non mi torna: dai libri di Barnard, Esselstyn & C. ho letto che il grasso che ingeriamo viene automaticamente depositato così com’è nei cuscinetti. Tanto che analizzando il grasso sottocutaneo si può dedurre che tipo di dieta segue la persona. Ma la Enders dice:

Lo zucchero è l’unica sostanza che il corpo può utilizzare per produrre grasso con poco sforzo.

Da approfondire.



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