Una vera invasione. Milioni di insetti simili a piccole farfalle bianche stanno condizionando le nostre serate
Un fenomeno al momento inspiegato e sul quale Wwf sta compiendo ricerche per capire i motivi che hanno portato un simile sciame a concentrarsi in tutto il Piemonte nord-orientale, vercellese, novarse e VCO, anche se alcuni esemplari si sono visti anche nel pavese e nella provincia di Varese.
Dovrebbe trattarsi di Hyphantria cunea, un lepidottero appartenente alla famiglia degli Arctiidae. Si tratta di una specie di origine americana abbastanza conosciuta come defogliatrice.Gli adulti sfarfallano in questo periodo e in alcune annate in cui ci sono condizioni particolarmente favorevoli che possono dare origine a pullulazioni di questi animali, come quella evidenziata dai suoi lettori. Si tratta di una specie le cui larve si nutrono delle foglie di numerose specie di latifoglie e che quando sono particolarmente numerose posso portare alla defogliazione delle piante attaccate».
Morale, se danno fastidio le farfalline, il peggio deve ancora venire: specie per chi ha alberi o piante coltivate…
«Si, se riescono a riprodursi intensamente. Sono le larve infatti a mangiare le foglie degli alberi, e quando sono molte possono fare dei seri danni. Ma a permettere la loro riproduzione ci sono sia fattori climatici – e l’inverno secco e non rigido come temperatura potrebbe avere “salvato” le puppe, le crisalidi – che la mancanza di predatori: che nel caso delle larve sono invertebrati e nel caso degli adulti uccelli e pipistrelli»
Si trovano in luoghi particolari?
«Più che altro vicino alle piante, o ai boschi. E sono attirate dalla luce, di notte»
Cosa si può fare ora?
«Per le farfalle, nulla. Entro una settimana saranno già sparite tutte, specie con la pioggia. Sono attirate, la notte dai punti di luce: al massimo si può spegnere qualcosa. Il problema però sarà appunto se riusciranno a riprodursi. In questo caso, bisogna sperare negli animali predatori».