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L'Invenzione della madre di Marco Peano

Creato il 09 marzo 2015 da Dida

L'Invenzione della madre di Marco Peano
Inventare significa scavare, ritrovarsi, fare i conti con sé stessi. L’invenzione della madre (Minimumfax) è un libro in continuo movimento. Senti Marco Peano, classe ’79, esplorare i labirinti dell’anima, risalire alla radice di quel dolore muto e immobile, quello che ti coglie dopo un lutto. Quello che ti coglie quando una parte della tua anima, quella più bella, vola via. Parole mute, ma scavate, cercate, urlate. Parole alle quali ci si aggrappa fino alla loro radice, dove lo scrittore tenta invano di riempire una ferita sempre piena, viva. Una ferita che Peano prova a rimarginare, inventandosi quella madre persa troppo presto.Una madre che diventa donna, poi bambina, poi essenza. Una madre che si inizia a vivere non più ogni giorno, ma in ogni momento. Una rapporto madre e figlio che inizia a vivere di respiri, fotogrammi, momenti da ricordare. Respiri, momenti, ricordi, contorni familiari che Matteo prova a intrappolare, cristallizzare e a catturare dall’incedere incalzante della morte. 

L'Invenzione della madre di Marco Peano

Marco Peano & Michele Mari +Libreria Centofiori  - foto +Andrea Pennywise 

L’invenzione della madre è un racconto intimo e sincero, che va letto, a mio parere, solo dopo aver ascoltato Peano raccontar(si)e il suo romanzo. 

In tutto il romanzo, infatti, lo scrittore si mette a nudo e nel farlo si inventa un personaggio, Mattia, che attraverso grandi, piccoli gesti prova a esternare il suo disagio, quello di essere vivo, sano, giovane, ma allo stesso tempo fermo, morto.

Un ventenne come tanti, cristallizzato dalla provincia italiana, che si ritrova a fare i conti con la malattia della madre, ma soprattutto con la sua immobilità. Matteo è immobile e lui la sua immobilità l’ha cercata, a differenza della madre. Matteo è inerte, fermo. La sua è un’inerzia dello spirito, quella della madre è solo nel corpo.Matteo è incapace di rendere vivo ogni suo gesto, la madre prova a infondere vita anche nell’ultimo respiro.Immagini, parole, parentesi. Un libro che si presta a più registri di lettura, ma che possiede una sola grande (e intima) interpretazione.Uno scrittore coraggioso, da tenere sicuramente d’occhio.Alla prossimaDiana 

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