L'ipocrita scandalizzato da Battiato

L'abbiamo detto tutti, almeno una volta nella nostra vita, almeno in quella recente. Alzi la mano (virtuale) chi non l'ha almeno pensato assistendo almeno a un telegiornale su due o almeno leggendo due giornali su tre. Eppure c'è  un coro di scandalizzati, di indignati, di arrossiti per via delle parole di Battiato circa le "signore dai facili costumi" che frequentano non la camera da letto come ci si aspetterebbe ma la Camera dei Deputati. Non è chiaro se a scandalizzare sia l'insulto alla donna in sé o la parolaccia usata. Avesse detto meretrici sarebbe cambiato qualcosa? E se avesse chiamato gli uomini, che so, gigolò? Fatto sta che, chi sia normalmente dotato di un normale senso morale e del pudore non può non concordare con Battiato, accomunando nella definizione utilizzata maschi e femmine di facili costumi non necessariamente sessuali. Che sia allora il turpiloquio a scandalizzare? Ricordiamo allora che circa un quarto del Parlamento è stato eletto nelle fila di quel movimento il cui leader, ricevuto anche dal Capo dello Stato, non si è mai fatto scrupoli di usare termini maleodoranti e di mandare a fare cose poco pulite persino il Presidente della Repubblica. Saremo ipocriti?

Luca Craia