Il ministro degli esteri iraniano ha messo in guardia da uno scenario di possibile intervento straniero in Siria, ripetendo l’offerta di Tehran di offrire un appoggio diplomatico al fine di ristabilire la sicurezza nello Stato arabo.
Martedì, durante la sua conferenza settimanale Ramin Mehmanparast ha dichiarato che la situazione in Siria richiede la consultazione e la cooperazione degli Stati della regione per giungere ad un’adeguata soluzione che va incontro alle legittime richieste del popolo e permetta al governo di compiere progressi pacifici.
Mehmanparast ha aggiunto che alcuni Stati mirano a spingere la situazione in Siria verso la guerra civile e allestiscono tutti i preparativi per un intervento straniero, cosa inaccettabile.
Il ministro ha avvertito che ci sono altri Stati che cercano di creare insicurezza ed instabilità, dando sostegno ai gruppi armati e rafforzando le azioni terroristiche in Siria.
Mehmanparast ha ribadito l’offerta di Tehran di fare da mediatore tra l’opposizione siriana e il Governo, per metter fine alla crisi.
Il 15 luglio il ministro degli esteri iraniano Ali Akbar Salehi ha dichiarato che Tehran era pronta a tenere un incontro con l’opposizione siriana e a riceverla nella Repubblica Islamica.
Descrivendo come “indiscutibile” il ruolo dell’Iran nella risoluzione delle problematiche della regione, Mehmanparast ha dichiarato che l’Iran ha fatto ogni sforzo possibile volto a ristabilire la sicurezza e la stabilità in Siria.
La Siria è stata al centro di rivolte a partire dalla metà del marzo 2011. La violenza ha spezzato le vite di numerose persone, tra cui un gran numero di membri delle forze di sicurezza.
L’Occidente e l’opposizione siriana accusano il governo di aver ucciso dei dimostranti, ma Damasco addita “fuorilegge, sabotatori e gruppi terroristici armati” come causa dei tumulti, denunciando che questi sono stati orchestrati dall’estero.
Fonte:http://www.strategic-culture.org/news/2012/07/17/iran-warns-against-foreign-intervention-in-syria.html
Traduzione di Marco Nocera