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L’Islam Contro Gli Attacchi Di Parigi

Creato il 16 novembre 2015 da Retrò Online Magazine @retr_online

Le comunità musulmane di tutto il mondo si dissociano dagli attacchi terroristici di Parigi in cui hanno perso la vita 136 persone e circa 300 sono rimaste ferite

Le stragi di Parigi, che fin da venerdì sera stanno riempiendo le prime pagine di tutti i giornali del mondo, hanno di nuovo innescato sentimenti di paura, diffidenza e insicurezza in tutta Europa.

Si sa ancora poco sui terroristi che hanno compiuto gli attacchi. 7 di loro si sono fatti esplodere, mentre un ottavo sarebbe stato ucciso dalle forze speciali. Diversi elementi portavano già venerdì a pensare alla matrice Isis, ma soprattutto a individuare la loro appartenenza religiosa: alcuni sopravvissuti al teatro hanno testimoniato di aver sentito dichiarazioni sulla persecuzione francese dei musulmani in Siria, e di aver udito il grido “Allahu akbar” prima che fosse aperto il fuoco.

All’immediata solidarietà internazionale si sono subito uniti i leader di diversi Paesi musulmani. Il presidente iraniano Rohani ha definito gli attacchi dei “crimini contro l’umanità”. Il ministro degli esteri saudita Adel al-Jubeir ha parlato di violazione etica, morale e religiosa. Il presidente tunisino Essebsi si è recato sabato a Parigi per esprimere personalmente a Hollande la propria vicinanza. Messaggi di solidarietà e cordoglio sono giunti anche da altri Paesi nordafricani e del Medio Oriente, tra i quali la Siria, dove il presidente Assad ha presentato le proprie condoglianze e si è detto “pronto a combattere il terrorismo con tutti coloro che lo vogliono davvero”, aggiungendo che la politica francese in Siria ha “contribuito all’espansione del terrorismo”.

Il sedicente Stato Islamico ha rivendicato sabato gli attacchi, tramite un comunicato audio in francese rilasciato su internet, aggiungendo di aver preso come bersaglio “la capitale degli abomini e della perversione, quella che porta il vessillo della croce in Europa, Parigi”, e congratulandosi con i loro “otto fratelli” per aver ucciso “almeno 200 crociati”. Conclude dicendo che “l’elogio e il merito appartengono ad Allah” e che “la Francia e tutti coloro che seguono la sua linea rimangono i principali bersagli dello Stato Islamico”.

Parole sconcertanti, che contribuiscono ad aumentare lo smarrimento e la confusione sullo stato della sicurezza in Europa e sull’individuazione dei responsabili.

Alle estreme destre, che hanno tuonato parole di disprezzo verso la religione islamica e le sue comunità presenti in Europa, fanno da contraltare numerose voci del mondo islamico, che fin da venerdì sera tramite internet hanno preso le distanze dagli attacchi.

Tra i primi, questo imam britannico su twitter: “sono un imam britannico e condanno questi attacchi barbarici. Prego Dio per tutte le vittime e per le loro famiglie”

@CP24 I am a British Imam and I condemn these barbaric attacks. I pray to God for all the victims and their families. #Paris

— Mansoor Ahmad Clarke (@mansoor_clarke) 14 Novembre 2015

Dal Kenya invece arriva questo emblematico tweet di una ragazza, che cita il verso del Corano “chiunque uccida un innocente, sarà come se avesse ucciso l’umanità intera; e chi ne abbia salvato uno, sarà come se avesse salvato tutta l’umanità”:

How many times do we keep on reminding you about this Quran versus #ISIS #Muslims #Paris #ParisAttacks pic.twitter.com/GaA9oqmSe2

— ãli_aden (@aly_adan) 14 Novembre 2015

Questo giovane ha postato un video subito dopo aver sentito la notizia, in cui dichiara che questi terroristi non rappresentano la religione islamica ma soltanto se stessi, e sono un gruppo di fanatici nemmeno considerabili come minoranza.

https://www.youtube.com/watch?v=bSY2nWsg_WQ

A Torino, a partire dalla giornata di sabato, la comunità islamica ha organizzato delle attività di sensibilizzazione, testimoniate nella pagina facebook della Moschea Taiba e nel sito www.islamtorino.it.

Dopo aver preso le distanze dagli attacchi di Parigi tramite dichiarazioni condivise sui social network, sabato pomeriggio è stata organizzata una manifestazione che ha riempito piazza Castello e in cui è intervenuto il sindaco Piero Fassino. Si è voluta esprimere solidarietà alle vittime e lanciare in maniera forte il messaggio che i terroristi non hanno nulla a che fare con la religione. La sintesi dell’evento nelle parole di Brahim Baya, portavoce dell’Associazione Islamica delle Alpi: “Quello che è successo è per noi una fonte di sdegno, di dolore, di tristezza. La nostra condanna è totale a qualsiasi forma di violenza, di spargimento di sangue. Siamo qui per ribadire la totale estraneità della fede islamica a questi terribili atti che offendono la nostra fede e il Dio che hanno proclamato quegli assassini”.

studentesse in piazza Castello con lo slogan #notinmynameParis. Photocredit:  http://www.islamtorino.it/wp-content/uploads/2015/11/DSC_0094.jpeg da http://www.islamtorino.it

studenti in piazza Castello con lo slogan #notinmynameParis. Photocredit: http://www.islamtorino.it/wp-content/uploads/2015/11/DSC_0094.jpeg da http://www.islamtorino.it

Univoche dunque le condanne da tutto il mondo islamico. Nelle moschee le vittime di Parigi saranno ricordate nella preghiera.

Tags:attacchi,islam,Moschea Taiba,musulmani,parigi,siria,stato islamico,terrorismo

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