Quando ho saputo dell'uscita di questo libro, mi sono subito diretto verso la libreria di casa cercando di vedere se avessi mai letto nulla di un autore/autrice islandese, risultato: il vuoto. Un paese del quale, diciamo la verità, non è che si conosca molto. Sappiamo che si trova a nord, molto freddo, la cantante Bjork viene da lì, ha un vulcano, dal nome inpronunciabile, che ha creato non pochi disagi al traffico aereo mondiale, una forte crisi economica nel 2008 ( se non sbaglio )... al momento non mi viene in mente null'altro. Chi tra di voi, invece, lo conosce a fondo, si arrabbierà leggendo questa mia bruttissima e banale, per non dire superficiale descrizione. Beh, per ovviare a qusto problema, ho deciso di informarmi e di vedere cosa la rete potesse offrirmi come insegnamento.Tutti i video che ho trovato, guide turistiche e siti di questo genere iniziano e finiscono sempre la visita nella capitale Reykjavik con una fermata nei famosi e frequentati café sparsi un po' ovunque. Elemento di rilievo anche all'interno della storia narrata. Un paese immerso nella natura e nella cultura, tenuta viva dagli innumerevoli avvenimenti che riempiono il loro calendario. Un popolo composto da poco più di 300.000 abitanti, pochi ma dalla mentalità aperta e dove i diritti civili sembrano essere rispettati più che in altri paesi. Insomma, decisamente un paese da visitare! Attrazione unica è senza ombra di dubbio la Blue Lagoon, e lo spettacolo di colori che illumina il cielo di questa parte del globo con le Aurore Boreali o, come vengono definite dai locali "danze degli dei".
L'autrice. Immagine presa da google
Questa lunga introduzione mi è servita per presentarvi il romanzo che ho appena terminato di leggere. Ringrazio moltissimo la casa editrice Sonzogno per avermelo fatto recapitare.Solveig Jonsdottir mi ha regalato un'immersione completa nella vita islandese. Un punto di vista femminile, una fermata alla caffetteria di quartiere, drammi amorosi, sconfitte, traguardi e grande amicizia. Questi i temi con i quali avrete la possibilità di vivere anche voi una Reykjavik non da turista ma da islandesi veri!Hervor, Mia, Silja e Karen sono quattro donne che non si conoscono, fino a quando il loro destino, per un motivo o per l'altro, le farà incontrare o, semplicemente, incrocerà le loro vite, il più delle volte, beffandosi di loro. Sarà Hervor ad aprire il libro, lavora al Reykjavik café e ha una relazione con un professore, molto più grande di lei, del quale è innamorata. Una storia che non è ben definita, una relazione che non ha dei confini ben stabiliti. Fragile e destinata a non decollare.Poi c'è Karen, abbandonata dalla madre e un padre che non ha conosciuto. Vive con i nonni e conduce una vita alla ricerca di un uomo che possa assomigliare a qualcosa che la faccia sentire protetta. Protezione che arriva, un giorno, bussando alla sua porta. Qualcuno che riemerge da un passato a lei sconosciuto. E' una presenza forte, le scalda il cuore saperlo nella sua vita. Ma la vita si sa, come riesce a regalare tanta felicità, specialmente nel bisogno, è pronta con altrattanta forza a togliere tutto in un attimo.Silja, una dottoressa che scopre col dolore di un pugno in faccia, in senso metaforico, il declino del suo matrimonio.Mia, come le altre protagoniste del romanzo, si ritrova a dover traslocare in un appartamento pieno di spifferi dopo aver ricevuto la notizia che il suo compagno si è innamorato... di un'altra. Hervor non lo sa, ma il suo luogo di lavoro sarà il punto di incontro di molte delle vite dei protagonisti di questa storia. Osservatrici e molto decise, ecco come si potrebbero descrivere le protagoniste di questo romanzo. Ragazze, donne, tutte alla ricerca dell'amore o di qualcosa di perduto. Persone normali che vivono cercando di utilizzare quella forza utile per continuare, invece di arrendersi, alle avversità dell'amore, tutto mentre fuori il freddo del Nord le accompagnerà rendendo le cose sempre più difficili.Questo romanzo mi è piaciuto per diversi motivi. L'autrice ha costruito i protagonisti della sua storia con profondità, permettendo al lettore di conoscere così bene queste donne da renderle reali. Vi sembrerà di capirle e di immedesimarvi poco alla volta in ognuna di loro. Tutte e quattro ricordano parte di noi, le nostre fragilità, paure e punti di forza. Ma non pensiate che vi obbligherà ad essere di parte, infatti vi porterà a giudicare le scelte e i comportamenti di molte di loro, vi renderà partecipi della storia, trasportandovi dal freddo vento, carico di neve, a sorseggiare un caffè al Reykjavik Café.
Due note sull'autrice: Solveig Jonsdottir è una giornalista di Lifestyle Magazine che vive e lavora a Reykjavik e questo è il suo primo romanzo.