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L’Isola d’Elba: come un cheesecake allo sgombro può cambiare una vacanza

Da Forchettinagiramondo @BrandiChiara

Starete già pensando che il caldo mi ha dato alla testa…cosa c’entra l’Isola d’Elba, lo sgombro ed il cheesecake…ma soprattutto, perché mai dovrebbe cambiare una vacanza?! Tranquilli, c’è una logica in tutto ciò, può sembrare strano, ma (almeno nella mia testa) c’è.
cheesecake sgombro e salva verde
Qualche settimana fa ho scritto su Trippando di come, col passare degli anni, anche il tipo di vancanza-ideale finisca inevitabilmente per cambiare. In poco tempo, i viaggi trolley-bagaglio a mano dall’altra parte del mondo, hanno lasciato spazio a quelli con la station-vagon-carica di tutto di più. Ieri, mentre tornavamo a casa dall’Isola d’Elba, dove abbiamo passato la scorsa settimana, pensavo al fatto che non è solo la meta, per quanto importante, ad impostare lo stile di una vacanza, ma anche e soprattutto il nostro approccio al viaggio.

La prima volta che ho visitato l’Elba, era nell’estate del 1985 (o giù di lì): da bambina, con la mia famiglia; ricordo quella vacanza perchè passai dall’essere inappetente a vorace divoratrice di schiacciata briaca, tanto che la mamma doveva togliermela da sotto al naso. La seconda volta, fu nell’estate del ’99, quando si partì in due su una vespa: una tenda, uno zaino e pochi soldi, perché avevo dato fondo ai miei risparmi durante i mesi precedenti in Erasmus. Di quella vacanza ricordo soprattutto un ristorante arroccato in un vicolo di Portoferraio dove si cenava con due lire (…e c’era un perché: negli spaghetti alle vongole si sentivano i granelli di sabbia e la torta allo yogurt era preparata con le famose bustine del supermercato, ma all’epoca non era un problema). Questa volta, oltre ad esserci goduti al 100% il mare che qui è sempre bellissimo, abbiamo scoperto (o meglio riscoperto) le bontà di questa terra: non solo pesce, ma anche ottimi vini, frutta e verdura insaporita e colorata dal sole e dal terreno ricco di minerali, dolci semplici e poveri della tradizione.

E tra le varie cose, ho imparato il mare che bagna l’isola è ricco di sgombri o sugarelli, una varietà di pesce azzurro che meriterebbe più attenzione, molto saporito e versatile, adatto a molte ricette, dalle più semplici e popolari, a quelle più ricercate. Io, ho provato ad usare lo sgombro in un modo un pò diverso dal solito: per comodità ho utilizzato quello sott’olio (ma potete anche usare quello fresco, cotto a vapore e poi condito con un buon olio), l’ho impastato con della ricotta fresca vaccina e l’ho usato per comporre un cheesecake salato fatto su una base di pane di segale ed una salsa verde come decorazione. Curiosi di sapere come si fa? La ricetta completa la potete leggere sul sito di A.Parodi, dove sono blogger del mese.

cheesecale salato di sgombro

Per concludere, sono convinta che una vacanza possa essere “diversa” anche se in un luogo già visitato in passato: basta modificare l’attitudine mentale e tutto cambia! L’Elba per fortuna no, rimane sempre quella. Nel prossimo post, una mini-guida di cosa fare e vedere sull’isola, i miei indirizzi foodie preferiti ed altre ricette elbane…stay tuned!


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