[Articolo di The Mask]
Quando ancora la pubblicità in tv si chiamava “réclame”, un celebre (allora) “slogan” accompagnava il solito breve intermezzo riservato alla promozione di un prodotto (dentifricio) di largo consumo “Con quella bocca può dire ciò che vuole”, il primo piano era concentrato sul sorriso smagliante della bellissima (e compianta) Virna Lisi, che, a dire il vero, anche (in una diversa accezione) dal punto di vista dell’uso della parola, dell’”esternazione” in pubblico, previo, nel suo caso, sempre, collegamento cerebrale, non ha mai smentito coi fatti la frase-tormentone che l’ha sempre contraddistinta, suo “leitmotiv” tutta la vita. Ma i tempi cambiano (per certi versi in peggio) e oggi, purtroppo, a fronte di “invasioni barbariche” di “starlettes”, “corteggiatrici”, “raccomandate”, “fidanzate di” (in “carica” giusto lo spazio di un paio di servizi sensazionalistici sulle solite riviste da leggersi dal parrucchiere fra una tinta e una frizione con fiala rinforzante), ci si trova a fare i conti con una deprimente realtà che si evidenzia quando le sunnominate provano ad improvvisarsi “opinioniste” o anche solo quando scrivono la frasettina mono-concetto su Twitter e simili, Flavia Vento, a riguardo, è un’esponente di spicco di questa categoria di “pensatrici” profonde, che appena “aprono bocca”, più che altro per darle fiato, coi loro spropositi lasciano fra lo sconcertato e l’inorridito. L’ultima dell’interminabile serie di queste “attentatrici” all’intelligenza altrui, o perlomeno al buon senso comune, si chiama Cristina Buccino, un cognome, un programma (attenzione ai “lapsus” freudiani su vocali differenti o consonanti aggiuntive, c’è di che creare “imbarazzo” mica da ridere), all’attivo un tutt’altro che remoto sospetto di voluminoso rinforzo siliconato agli “airbags”, una partecipazione volante alle selezioni regionali di “Miss Italia”, dichiarati trascorsi da modella (di prammatica), una travagliatissima storia d’amore-Vip, o meglio, col figlio del Vip (di Gigi), Claudio D’Alessio, cornificatore “seriale” e impenitente e infine lo sbarco appena avvenuto all’”Isola dei famosi”, dove sta causando danni e malumori a non finire fra gli “isolani” che l’hanno preceduta di qualche settimana a Cayo Colchinos. Fra quelli che ne hanno, per ora, fatto maggiormente le spese, Valerio Scanu, da lei volgarmente chiamato, al riparo da orecchi indiscreti, in sede di “confessionale”, senza possibilità di contraddittorio, come “Valeri-A”, inutile dire che la battutaccia idiota si commenta da sola e ben definisce chi sente il bisogno di servirsene per colpire qualcun altro, ma in questo caso è anche segno di debolezza, di incapacità di misurarsi in campo aperto, dialetticamente, dietro le spalle è fin troppo facile non solo sparlare, ma “diffamare”, come nel presente caso. Per anni Scanu ha subito pesanti allusioni sessuali, ad “Amici” ci pensò il buon Luca Napolitano a fargliene omaggio, poi arrivò il turno di qualche “blog” al cianuro, ma infine le acque si calmarono perché il troppo insistito spargimento di “pattume” aveva stancato la gente (anche chi detestava il cantante). E ora è il turno di questa, ma se esiste un regolamento che presiede al corretto svolgimento del “reality”, per la gravità stessa delle sue affermazioni, non certo da prendere alla leggera, visto che si tratta di un tentativo di mettere alla berlina la sfera privata e “intima” di un altro concorrente, dovrebbe essere passibile di squalifica o perlomeno meriterebbe di essere penalizzata pesantemente, staremo a vedere che atteggiamento terrà la produzione e soprattutto se vorrà prendere provvedimenti. Certo è che finora la Buccino si è guadagnata le antipatie generali, l’unico che sembra averla apprezzata è Rocco Siffredi “Ragazzi è partita la ‘bestia’, lo sento”, avrebbe esclamato vedendosela davanti, ma, non c’è spazio a equivoci, in gioco ci sono solo dei “bassi” istinti …