La cultura dei disabili, in Italia, è ancora molto lontana dall’adeguarsi alle norme europee e mondiali. Ed è assurdo, considerato che siamo un Paese in cui ogni sabato sera decine di incidenti lasciano inchiodati sulla sedia a rotelle molti giovani … e siamo anche un Paese di anziani, disabili per forza di cose.
Eppure, mentre in Francia, Germania e Inghilterra si spende per curare e proteggere i disabili una cifra compresa tra le 547 e le 800 euro a testa, noi italiani siamo fermi a 500 euro. Anzi, meno… perchè si parla di una media di 480 euro pro capite, per una popolazione che cresce a dismisura. Si preferisce delegare alle famiglie e al volontariato un’assistenza che non sempre è sopportabile, mentre si risparmia su troppe cose utili.
Ad esempio, siamo ancora indietro per quanto riguarda le strutture, le strade, ma anche il lavoro adeguato per far sì che queste persone disabili possano mantenersi (se giovani) da sé. Nel calcolo dei disabili sono compresi anche i bambini con sindrome di Down, per i quali sono veramente poche le strutture che possono aiutarli nella formazione e nell’avviamento al lavoro … per cui questi ragazzi, svegli e intelligenti pur nei loro limiti, rimangono a carico delle famiglie fino a età avanzata.
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