L’italia dei calendari

Da Marypinagiuliaalessiafabiana

Abbiamo visto come si è svolta la vicenda del calendario di Oliviero Toscani.

Lo Iap l’ho ha ritenuto lesivo alla dignità femminile dopo tantissime segnalazioni sul web.

Ma le offese non si sono certo fermate ad un calendario. Infatti durante la presentazione di quest’orribile “carne conciata”, un gruppo di donne dell’associazione Frida, che si occupa di violenza contro le donne, ha preso la parola per protestare contro il calendario ritenendo l’accostamento dell’organo genitale femminile alla pelle conciata, un grande svilimento alla dignità delle donne.

In poche parole, Sgarbi prima risponde che le modelle erano consenzienti e poi le manda letteralmente a quel Paese. E non solo. Mentre mima uno spogliarello continua la riproduzione formato maxi di quelle orribili immagini sullo schermo. Per leggere meglio come è andata, vi consiglio di leggere il post di Lorella Zanardo.

La reazione di Sgarbi ed altri è scandalosa: una doppia offesa alle donne. Ancora una volta non veniamo prese sul serio nemmeno quando stiamo protestando contro una violenza che riguarda tutte noi, classico di un Paese che ci ritiene dei meri oggetti sessuali.

Lo svilimento dell’immagine femminile avviene proprio in quei contesti come la televisione e la pubblicità. A quella presentazione erano presenti alcuni personaggi Mediaset cresciuti in un contesto poco incline al rispetto della figura femminile. Non mi immaginavo altrimenti da personaggi così figli del berlusconismo.

Non voglio essere paragonata ad una pelle, ad un oggetto. Questa è violenza. Noi lo sappiamo perchè lavoriamo in un centro anti violenzainterviene una ragazza. Quelle che lavorano in un’associazione contro la violenza sulle donne sanno benissimo cosa è. Sanno benissimo che in quelle immagini è racchiusa la causa dello stupro. Gli stupri nascono proprio perchè ci sono uomini convinti per cultura che le donne siano buchi (detta volgarmente)  spesso purtroppo alimentata da immagini simili che nel contesto italiano sono presenti proprio dappertutto. 

A Mara Carfagna, che ha preso posizione contro il calendario, le è stato ricordato il suo passato allo stesso modo di quanto accadeva a Veronica Lario quando lamentava l’utilizzo delle donne come oggetti da parte di suo marito premier.

Anche la presidente della Commissione per le Pari Opportunità del Friuli Venezia Giulia, ha scritto a Mara Carfagna, per chiedere la sospensione del calendario di Oliviero Toscani per il Consorzio
vera pelle italiana e definisce il calendario a dir poco provocatorio e, considerato l’intero contesto in cui è stata inserita, irrispettosa del genere femminile.

La foto – prosegue la presidente delle pari opportunità Santa Zannier – suscita sdegno anche per il fatto che il calendario viene presentato in una città già segnata dall’orrore di omicidi in cui si è infierito sul pube femminile”.

Ci mancava poi il calendario di Sarah Scazzi (e mi scuso per non averne parlato prima), spacciato per calendario di beneficienza ma a me pare più l’ennesima strumentalizzazione marcata Mediaset tutta incentrata sulla cultura del tronismo e del velinismo, o meglio sulla cultura televisiva trattando la morte di Sarah Scazzi come un reality televisivo. Infatti la vicenda della morte di Sarah ha subito una deriva inquietanta: ha preso sempre di più i connotati di un programma trash targato Mediaset.

La presenza di tronisti&co in un calendario dedicato ad una una ragazzina probabilmente morta per motivi sessuali o comunque o comunque per mano violenta mi dispiace dirlo ma è immorale.

——–>Ho accolto la richiesta di una mia lettrice che essendo giustamente schifata dall’immagine del calendario di Toscani mi ha chiesto di non pubblicare più la foto.

——–>Mi scuso per non aver risposto alle vostre email, vi informo che a causa dei lavori di manutenzione non riesco ad accedere alla casella di posta.



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