Magazine Arte
Immagine ripresa dal sito Superabile.it
Si è aspettato i Centocinquant'anni dalla proclamazione delllo Stato Italiano, per dividere l'Italia, da Roma in giù, proprio come evidenzia l'immagine ripresa dal Portale di Informazione e Documentazione sulle tematiche della disabilità. Con buona pace di tutte le tante belle parole spese nei numerosi convegni, mostre e incontri che il Comitato, preposto per l'importante occasioe storica, ha sapientamente organizzato dalle Alpi alle Piramidi, come si diceva una volta per indicare Il Bel Paese.
Bastava vedere ieri sera la trasmissione Serviziopubblico di Michele Santoro, quasi una trasmissione "pirata" che si può seguire grazie a Internet o a qualche Rete di Televisione Regionale, e a Sky.
Una trasmissione dove, oltre i pochi, per fortuna, soliti politici e giornalisti onnipresenti. a parlare è la gente qualsiasi e in particolare quelli che vivono, sulla loro pelle, il disagio economico e sociale sempre più cresciuto in questi ultimi anni. E così si è potuto assistere all'ennesima "vergogna nazionale": questa volta riguardante gli ex dipendenti dei Wagon Lits che univano il Sud al Nord, e che per protesta sono saliti, sfidando il gelo di Torino, sul cantiere del grattacielo di Intesa San Paolo.A dimostrazione che non si trattava soltanto della protesta di una ristretta categora di lavoratori, di punto in bianco licenziati, si è vista la significativa presenza del Sindaco di Bari, Michele Emiliano.
Quello sui Trasporti Pubblici, come giustamente denunciava l'uomo politico e Primo Cittadino di una città fortemente penalizzata nei suoi collegamenti, soprattutto verso Torino, è una questione-emergenza di carattere Nazionale.
Cosa significa puntare solo sull'alta velocità e tagliare di netto il Sud d'Italia, lo può capire solo chi viaggia quotidianamente, per ragioni di lavoro o di famiglia. Il sevizio della trasmissione di Santoro in parte ha dato alcune significative immagini di questi viaggi dell'inferno. Una vergogna morale oltre che socila e politica, passata in gran parte nel silenzio più totale.
La soppressione nei giorni feriali dei treni notturni, unita al resto dei tanti disagi, ritardi, disfunzioni, incidenti, vissuti in questi anni quotidianamente, da chi viaggia dalla Sicila, o dalla Calabria o dalla Puglia, per andare a Milano e Torino, proprio nell'anno dell'Anniversario dell'Unità d'Irtalia ha il significato quindi anche di una scandalosa beffa. (Antonio Miredi)
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