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L’Italia è un inferno per le bambine

Da Marypinagiuliaalessiafabiana

Molti sul web si sono chiesti sull’esigenza di una campagna come la nostra, Libera Infanzia, che opera per contrastare l’immagine stereotipata delle bambine e la formazione di modelli che ingabbiano le ultime in ruoli prescritti. Uno di questi però è anche l’alta percentuale della violenza sulle bambine che non risparmia alcun paese del nostro mondo. Violenza sessuata, perché alle bambine fin da piccole sono imposti dei ruoli quali l’accettazione di comportamenti discriminanti e la stessa violenza di genere come parte integrante dell’essere femmine.

Così la violenza sessuale, matrimoni forzati, mutilazioni genitali e gli stupri, diventano quasi un destino a cui le bambine vengono sottoposte nel mondo, che a giudicare dai dati sono allarmanti. Sono tutte forme di alienazione sessuale che non risparmiano alcun paese e che si impongono sui piccoli corpi come forma di controllo. Tutto il mondo è cosciente della condizione delle bambine nel mondo arabo, in Africa e nei paesi in via di sviluppo come Cina, Sud-est asiatico, Sud America ed India, ma non ha approfondito a proposito della condizione delle coetanee nel mondo occidentale, critica secondo alcuni dati che analizzano un contesto come L’Italia, dove la condizione femminile è preoccupante a tal punto che perfino l’Onu si è scomodata per chiedere al Governo di intervenire.

Secondo una recente ricerca, che evidenzia con preoccupazione la condizione dei minori in Italia, si stima che i reati contro i minori sono in aumento, con la particolarità che la maggior parte delle vittime sono femmine. Lo dimostrano i dati che le forze dell’ordine hanno elaborato e consegnato ad una Ong di cooperazione internazionale, “Terres des Hommes”, che sta lanciando la campagna InDifesa per il sostegno dei diritti delle bambine e ragazze, in Italia e nel mondo.

Dai dati emerge che lo scorso anno sono stati 5 mila i piccoli abusati, violentati, abbandonati o maltrattati e il 61% erano di sesso femminile I dati dimostrano che il numero dei reati contro i bambini è in crescita, con numeri che arrivano a quasi 5mila dai 4300 del 2011. Le agenzie che hanno diffuso i dati si dichiarano preoccupati  dall’ l’incremento dei reati di corruzione di minorenne, il cui numero delle vittime, pari a 446, è cresciuto del 238% rispetto all’anno precedente, dove rilevano che l’80% sono bambine e adolescenti, come preoccupante è il fenomeno di violenza sessuale contro bambine e ragazzine: sono l’83% del totale, pari a 822 vittime nel 2011. A queste vanno aggiunte le 434 vittime di violenza sessuale aggravata, l’82% femmine.

La violenza sulle bambine ha origine dalla discriminazione di genere ancora presente in Italia. Una situazione che desta forte preoccupazione, sopratutto considerando che nessuno si occupa della condizione delle bambine. E’ assurdo che in un Paese occidentale si nasocnda un fenomeno che spesso viene denunciato nei paesi in via di sviluppo, questo vuol dire che la condizione femminile in Italia è piu’ drammatica di quanto si pensa. Perchè non c’è bisogno di andare troppo lontano per trovare l’inferno delle bambine.

LA CAMPAGNA. Per questo motivo che Terre des Hommes, con la sua campagna ‘Indifesa’, intende denunciare e mostrare la condizione delle bambine in Italia e nel mondo. Intanto, attraverso l’SMS solidale 45501, attivo  fino al 21 ottobre, Terre des Hommes finanzierà specifici progetti di assistenza e prevenzione degli abusi e discriminazioni di genere in Italia. Inoltre la campagna “Indifesa” permetterà di finanziare alcuni progetti promossi da Terre des Hommes per la prevenzione e contrasto delle violenze che colpiscono le bambine nel mondo: dalle “bambine usate come domestiche” del Perú, alle “spose bambine” del mondo arabo, alle “baby mamme” della Costa d’Avorio e alle “bambine salvate dall’infanticidio” dell’India.



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