La crisi economica e la crisi politica dell’Italia richiedono e suggeriscono una soluzione nel segno dell’ecologia e dell’ambientalismo
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Avevano detto le associazioni ambientaliste con l’ECOTELEGRAMMA che in un mese di campagna elettorale la parola ambiente è stata trascurata. (“Eppure la qualità dell’aria che respiriamo, il cibo che mangiamo, l’acqua che beviamo, il diritto a non essere sommersi dai rifiuti, la possibilità di scegliere un’energia pulita prodotta in Italia, la tutela del nostro territorio, del nostro patrimonio naturale e dei nostri beni culturali e colturali sono temi centrali della vita quotidiana. Assieme a quello, sempre più drammatico, del lavoro che in questi ultimi anni è cresciuto soltanto nei settori della green economy e dell’agricoltura di qualità”).
Ora i risultati delle elezioni - con tutto il problema della mancanza di una maggioranza al Senato - creano un situazione nuova, difficile da un lato, ma anche carica di opportunità. Non c’ è dubbio che tra le motivazioni degli elettori, ma soprattutto nelle intenzioni programmatiche del Movimento5 stelle, i temi dell’ambiente, delle energia e di una nuova economia verde siano molto importanti.
Senza entrare nel dettaglio di questioni come il voto di fiducia e le alleanze sistematiche o episodiche, ci troviamo di fronte a un’occasione da non perdere, a un bivio storico.
I soggetti che si occupano di ambiente e risorse naturali, di produzione e consumo di cibo di qualità, di energie rinnovabili e sostenibilità, di beni culturali, identità territoriali e turismo, di legalità e giustizia, di lotta agli sprechi, nonché alcune sigle del mondo imprenditoriale che è riuscito
a tradurre queste visioni in fatturato e nuovi posti di lavoro, insieme con i cittadini più attivi nelle battaglie per la difesa della salute e del territorio possono oggi unirsi e farsi sentire perché si avvii una legislatura finalmente attenta all’ambiente e affinché le forze di Italia Bene Comune e del Movimento 5 Stelle trovino il modo di avviarla.
Ricordiamo alcuni impegni chiari contro lo spreco di ambiente, territorio, energia e futuro da prendere già nel primo anno di governo:
1) garantire la legalità e la giustizia, la trasparenza e l’equità nelle filiere agricole ed alimentari, ambientali ed energetiche, aumentando efficienza ed efficacia dei controlli con un’adeguata tutela penale dell’ambiente;
2) fissare l’obiettivo del 100% rinnovabili, procedendo alla chiusura progressiva delle centrali alimentate con combustibili fossili, rinunciare al piano di sviluppo delletrivellazioni petrolifere in mare e definire una roadmap per la decarbonizzazione che sostenga la green economy, e per il risparmio energetico
3) spostare i fondi stanziati per strade e autostrade verso il trasporto sostenibile(ferrovia, nave, bici, mezzi elettrici e a basso impatto ambientale, car sharing) e il trasporto pendolare nelle aree urbane, definendo un piano nazionale della mobilità che superi definitivamente il programma delle infrastrutture strategiche;
4) rendere compatibili le scelte economiche e di gestione del territorio con la conservazione della biodiversità naturale attribuendo un ruolo centrale ai parchi, e varare un piano della qualità per il settore turistico per valorizzare i beni culturali e ambientali;
5) approvare un pacchetto di interventi per favorire l’occupazione – soprattutto giovanile – in agricoltura, sostenere le colture biologiche, biodinamiche e a basso impatto ambientale e promuovere modelli di consumo alimentare sostenibili;
6) approvare una legge che fermi il consumo di suolo e aumentare i vantaggi fiscali che derivano dalla scelta a favore del recupero e della ristrutturazione, dell’architettura bioclimatica e dell’urbanistica mirata all’abbattimento dell’inquinamento e allariqualificazione energetica e ambientale del patrimonio edilizio;
7) incentivare non solo la raccolta differenziata, il riuso, il riciclo e il recupero dei materiali ma anche la lotta agli sprechi in ottica preventiva, cominciando a tagliare il sostegno agli inceneritori e alle discariche.
Andrea Bertaglio, giornalista ambientale
Tullio Berlenghi, esperto diritto ambientale
Paola Bolaffio, giornalista ambientale
Gian Maria Brega Promotore Labelab
Roberto Cavallo, Presidente ERICA e AICA
Alessio Ciacci, Assessore all’Ambiente di Capannori, Personaggio Ambiente 2012
Maurizio Cossa, Decrescita Felice Torino
Michele D’Amico, giornalista ambientale
Alessandro Fabrizi, comunicazione ambientale
Simona Falasca, Direttore Greenme
Alessandro Farulli, Direttore di Greenreport
Sergio Ferraris, Direttore responsabile ed editoriale QualEnergia
Marco Fratoddi, Direttore di La Nuova Ecologia
Marika Frontino, giornalisti ambientali
Giuseppe Gamba, presidente Azzero CO2
Paolo Hutter, Direttore Eco dalle Città
Lidia Ianuario, Direttrice Responsabile NeWage
Giuseppe Iasparra, giornalista ambientale e blogger
Bianca Laplaca, giornalista ambientale
Giuseppe Lanzi, AD Sisifo Italia (Green Economy)
Simonetta Lombardo, giornalista ambientalista
Paolo Piacentini , Presidente Federtrek
Letizia Palmisano, giornalista, vicepresidente di Econnection
Raphael Rossi, manager pubblico esperto rifiuti
Roberto Rizzo, giornalista ambientale e scientifico
Mauro Spagnolo, Direttore Responsabile Rinnovabili.it
Alessandro Tibaldeschi, ufficio stampa green Press Play
NOI ESTENSORI DI QUESTO APPELLO CHIEDIAMO il pronunciamento e l’appoggio DELLE PERSONE RICONOSCIUTE E IMPEGNATE NEL CAMBIAMENTO ECOLOGICO IN ITALIA, e più in generale la firma dei cittadini che condividono questa idea di “soluzione verde” alla crisi politica.
http://www.ecodallecitta.it/notizie.php?id=374121