Che l'Italia sia o non sia in coma non è necessario che ce lo dicano da Londra, basta un medico della mutua a certificarlo. Ma non è per motivo di orgoglio nazionale che è stata rinviata con decisione ministeriale ad altra data l'uscita del documentario di Bill Emmot "Girlfriend in a Coma" (Un'amica in coma). Poteva turbare gli equilibri in campagna elettorale, sembra sia questa la motivazione. I governanti da noi hanno sempre e comunque una sola missione "educare il popolo", e, essendo generalmente ignoranti, usano gli strumenti grossolani del potere.
"Il film è ispirato all’ultimo libro di Bill Emmott "Good Italy, Bad Italy" (aggiornamento in lingua inglese di Forza, Italia Come ripartire dopo Berlusconi, Rizzoli 2010). E’ una denuncia e insieme una dichiarazione d’amore per l’Italia. “Ogni tanto ti strangolerei, ma se dovesse succederti qualcosa, ne morirei”, cantavano gli Smiths. E quella di Emmott è letteralmente “una campagna per svegliare l’Italia”. Nel video lui è il Cicerone che guida lo spettatore attraverso l’orribile declino italiano degli ultimi 20 anni. “Corruzione, poteri occulti, monopolio dei media… davvero troppo per la democrazia” dice Emmott.
Poi scorrono le immagini agghiaccianti di cosa è diventato il Paese: le bagarre a Montecitorio, Berlusconi che urla “comunisti”, le veline, la TV delle donne in mutande. “L’Italia ha più noiosi manifesti su cosa fare di quanti siano gli italiani” dice Emmott. “Questo non è l’ennesimo, ma piuttosto il mio modo di rilanciare il dibattito su chi e cosa ostacola il cambiamento in dieci aree vitali. Ora è il tuo turno, nomina e svergogna i peccatori. Un mese prima delle elezioni, riunirò il meglio delle vostre risposte sui giornali, in video e sul sito”.