Intanto la Procura della Repubblica di Agrigento ha aperto un fascicolo sul trattamento antiscabbia cui sono stati sottoposti gli immigrati nel centro di contrada Imbriacola a Lampedusa. Il reato ipotizzato è al momento quello di violenza privata e maltrattamenti nei confronti di persone sottoposte a cura e custodia, a carico di ignoti. La procura ha intenzione di acquisire la versione integrale del filmato, parzialmente trasmesso dal Tg2; nelle immagini, riprese con un cellulare da un siriano ospite del Centro, si vedono alcuni profughi, completamente denudati, sottoposti alla disinfestazione da scabbia.
Tutto quello che sta avvenendo in questi giorni stride con le varie manifestazioni organizzate in tutto il mondo in occasione della Giornata Internazionale dei migranti proclamata dall'Onu con l’intento di celebrare l’adozione della Convenzione internazionale sulla protezione dei diritti di tutti i lavoratori migranti e dei membri delle loro famiglie e celebrata oggi, 18 dicembre. Perchè i diritti delle persone che lasciano i loro paesi d'origine sconvolti dalla guerra e in condizioni di vita estreme dovrebbero essere tutelati ogni giorno. E se non fosse stato per il video diffuso dal Tg2 saremmo ancora qui a parlare di accoglienza mentre vengono calpestati i diritti umani di individui trattati come animali. Ma anche gli animali hanno dei diritti. Ogni essere vivente ha dei diritti. Ma la cosiddetta umanità sembra averlo dimenticato! Paragonare le persone che hanno subito un trattamento disumano agli animali non significa che, a questi ultimi, sia consentita la violenza. Nè che a un nostro simile, solo perchè ha un diverso colore di pelle, vengano messi in atto dei sorprusi contrari alla natura umana.
I politici italiani rilasciano dichiarazioni dicendosi indignati verso quello che è avvenuto a Lampedusa ma viene da chiedersi perchè l'Italia non ha ancora ratificato la Convenzione affinchè vi sia una corretta disciplina dei flussi migratori e un riconoscimento dei diritti inalienabili ad ogni essere umano come il diritto a non essere sottoposti a tortura o a trattamenti inumani e degradanti, il diritto di non essere tenuti in schiavitù, il diritto alla libertà di pensiero, coscienza e religione, il diritto al lavoro ma, soprattutto, il diritto alla vita.
Antonella Di Pietro
"A molti, individui o popoli, può accadere di ritenere, più o meno consapevolmente, che «ogni straniero è nemico». Per lo più questa convinzione giace in fondo agli animi come una infezione latente; si manifesta solo in atti saltuari e incoordinati, e non sta all'origine di un sistema di pensiero. Ma quando questo avviene, quando il dogma inespresso diventa premessa maggiore di un sillogismo, allora, al termine della catena, sta il Lager"
- Primo Levi, Se questo è un uomo, 1947